SAN GIOVANNI A PIRO. Il Tar Campania, accogliendo il ricorso di diversi proprietari di un terreno sito in Scario di San Giovanni a Piro, destinatari di ben due ordinanze di rimozione di rifiuti derivanti dall’abbattimento di un bagno abusivo oggetto di un ordine di demolizione, dopo aver dichiarato improcedibile un primo ricorso riguardante una ordinanza di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a firma del Sindaco del Comune di San Giovanni a Piro Ferdinando Palazzo, ha annullato il successivo provvedimento sanzionatorio, accogliendo la linea difensiva dei privati rappresentati dall’avvocato Gerardo Guzzo.
Quest’ultimo ha evidenziato come l’ordinanza impugnata “fosse del tutto priva di motivazione in ordine al dolo o alla colpa da ascriversi ai ricorrenti e per di più neppure preceduta dall’indispensabile comunicazione di inizio del procedimento”.
Il Collegio, dopo avere respinto le eccezioni di inammissibilità ed improcedibilità sollevate dalla difesa del Comune di San Giovanni a Piro, è entrato nel merito della questione e ha accolto le ragioni rappresentate in giudizio dai ricorrenti e da D.G. interventore ad adiuvandum, rappresentato in giudizio dall’Avvocato Paolo De Caterini, sostituito in udienza dall’Avvocato Ferdinando Belmonte.
La vicenda, durata circa due anni e portata anche innanzi al Consiglio di Stato, ha visto il Comune di San Giovanni a Piro impegnato in una battaglia legale intesa a rimuovere dei rifiuti speciali di modesta entità con un non irrilevante esborso di soldi pubblici dell’Ente tenuto conto della non particolare significatività del fatto.