Rendere il Cilento, con le sue montagne verdeggianti e le sue spiagge bagnate da acque cristalline accessibili, a tutti. Questa la richiesta che Christian Durso, originario di Agropoli ma residente a Capri avanzò un anno fa all’allora Ministro dell’ambiente Sergio Costa.
Un appello partito dalla necessità di rendere l’ambiente e la natura (il mare, le spiagge e la montagna) accessibile in modo garantito, tramite determinati e specifici ausili e la predisposizione delle aree scelte alla perfetta accessibilità e collaborazione di corpi come i carabinieri forestali per dare maggiore supporto.
Cilento accessibile, le battaglie di Christian Durso
Christian è costretto su una sedia a rotelle a causa di una forma di atrofia muscolare spinale. Una malattia degenerativa ereditaria che gli impedisce di camminare. Ma la sua forza di volontà è sempre stata quella di un vero combattente.
Con tenacia ha portato avanti e vinto tante battaglie per garantire piena accessibilità al territorio e l’ex Ministro Costa, che il Cilento lo conosce bene, non restò indifferente ma riconobbe in pieno le sue richieste.
Ma quando ci sono di mezzo le istituzioni entra in gioco anche la burocrazia. Così è iniziato uno scaricabarile che ha interessato Ministro delle Pari Opportunità prima e Presidenza del Consiglio dei Ministro poi.
Il caso al Parlamento Europeo
«Non potevo arrendermi difronte l’indifferenza e lo scarica barile e ho fatto l’ennesimo tentativo coinvolgendo con un lettera questa volta l’euro parlamentare Ignazio Corrao. La risposta è velocissima da parte del suo staff. Mi viene proposta un interrogazione parlamentare sulla tematica da me esposta», afferma Christian.
Dopo qualche mese arriva anche la risposta del Parlamento Europeo: è il 4 gennaio 2021. Vengono riconosciute le richieste avanzate non solo per l’Italia, ma per tutti i paesi membri del UE per il diritto del godimento della natura alle persone con disabilità.
Viene riconosciuta la necessità e la possibilità di dover far fronte a questo raggiungimento anche tramite specifici ausili (così come io fin dall’inizio avevo chiesto e io stesso ho ritrovato autonomia).
«La disponibilità dell’onorevole Ignazio Corrao non si è fermata a portare avanti solo questa richiesta, ha raccolto anche ulteriori mie proposte e anche di altre persone, elaborando un ulteriore piano ricco di proposte che sono state sottoposte al parlamento europeo».
Ma ora la palla passa alle istituzioni che dovranno passare dalle parole ai fatti.
«Spero che concretamente saranno presto visibili sotto gli occhi di tutti quanto finora accolto dal Parlamento Europeo. Credo non bisogna tuttavia illudersi che ciò accade davvero, senza dover ancora lottare e seguire passo passo gli sviluppi. Cercherò se mi sarà data la possibilità, come sempre di continuare a dare il mio contributo. Perché al momento l’accessibilità della natura non è avvenuta nei fatti e come io la avevo immaginata», conclude Christian.