Forse ci avete già provato e sapete di cosa parliamo, o forse si tratta di un capitolo completamente nuovo per voi, ancora da scrivere, ma non temete: il vostro futuro tentativo di cambiare operatore telefonico di linea fissa sarà fonte di operazioni e sensazioni che non avrete mai fatto né provato. E no, purtroppo non saranno prettamente positive, dato che per cambiare operatore telefonico su una linea telefonica fissa le varie aziende rendono la procedura abbastanza macchinosa. Fai un salto, fanne un altro, fai una giravolta, falla un’altra volta…così recitava la celebre filastrocca della bella lavanderina e voi sarete obbligati a fare operazioni altrettanto bizzarre, nella giusta sequenza, attraverso il dialogo con una voce registrata o (quando proprio le cose dovessero andarvi di lusso, pensate) con un operatore di call center. D’accordo, non dovrete baciare nessuno, ma la sequenza di parolacce che dovrete memorizzare, quella, sarà decisamente lunghissima. A meno che non abbiate dei Contatti Servizio Clienti davvero poderosi, ecco che la procedura non vi lascerà molto scampo e dovrete fare in modo di armarvi di tutta la vostra pazienza e di ogni più piccola stilla di buona volontà per riemergerne, felici e “ri-operati”.
Nelle prossime righe cercheremo di capire quali sono gli scogli maggiori di queste arditissime procedure, cercando, perché no, di riderci un po’ su.
I CALL CENTER: CHIAMARE O NON CHIAMARE?
Chiamare, dunque, o non chiamare questi numeri ai quali sicuramente ci risponderà una persona che sta cercando di resistere agli urti della vota sbarcando il lunario con un lavoro molto difficile? Come ci risponderebbe il saggio Yoda, “Altra scelta noi non avere”: se, infatti, vogliamo cambiare il nostro benedetto operatore, da lì dobbiamo passare.
Musichetta, attesa, siamo il numero duecentotrenta della coda, attendere prego, musichetta, attesa, nervi che sentiamo sfilacciarsi e poi, uno dopo l’altro, saltare: quando finalmente parliamo con un essere umano, la nostra pazienza è già stata ridotta a un lumicino.
Ma non demordiamo e iniziamo a chiedere informazioni sulla recessione del contratto, ed è proprio lì che potrebbero partire i guai peggiori: potrebbero richiederci una mora per recessione anticipata, il pagamento anticipato delle restanti rate del router in comodato d’uso, una quantità di informazioni sorprendenti e, ovviamente, le tantissime nuove offerte disponibili per noi, solo per noi: starà a noi cedere a questi suadenti canti di sirene oppure proseguire dritti per la nostra strada come se non fossero mai esistite, dipende ovviamente dalle offerte. Qualora ce ne proponessero una che non potremo rifiutare, perché no? Almeno non avremmo buttato all’aria due ore della nostra vita a parlare inutilmente con un call center (che si sommano a tutte le ore già ampiamente buttate negli anni passati, sia con call center di operatori telefonici che non!).
Insomma: potrebbe essere davvero complesso raggiungere la nostra meta, ma la soddisfazione una volta riusciti sarà grande e farà anche in modo che, la prossima volta, saremo in grado di valutare meglio le offerte che i vari operatori ci metteranno sotto al naso prima di accettare svogliatamente come abbiamo già fatto, pentendocene amaramente!