AGROPOLI. È trascorso ormai più di mezzo secolo dalla prima cattura del
famigerato boss mafioso Luciano Liggio, arrestato a Corleone il 14
maggio del 1964 nell’abitazione delle sorelle Sorisi di cui una,
Leoluchina, era stata la fidanzata del sindacalista Rizzotto
assassinato ne 1948 dallo steso Leggio. Un evento che suscitò
notevole clamore al tempo, anche causa di aspre polemiche riguardanti
le dinamiche sia della latitanza che della cattura.
“Ma chi proteggeva Luciano Liggio? Quale mano confonde le piste,
intriga, nasconde, fa dileguare il Boss Mafioso e copre i suoi potenti
amici?”. Queste le domande a cui prova a dare risposta “Il Caso Liggio – Atti, fatti e Misfatti”, scritto dal generale Gianfranco Milillo, figlio del generale Ignazio Milillo che catturò Liggio.
L’opera è ricca di testimonianze, documenti e cronache del
tempo; inoltre, si propone di fornire ai lettori di oggi una versione dei fatti aderente alla realtà, superando ricostruzioni faziose e a tratti romanzate delle vicende che portarono alla cattura di uno dei più rappresentativi
esponenti di Cosa Nostra.
Il ricavato della vendita sarà devoluto alla O.N.A.O.M.A.C., l’Opera Nazionale Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri
(www.onaomac.it), nello spirito di assistenza che da sempre anima la
Benemerita.
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