Agropoli, la posidonia da rifiuto a risorsa

Un'importante novità per la gestione della posidonia. Ma sarà necessario fare presto: c'è tempo fino al termine del 202

Di Ernesto Rocco

AGROPOLI. Da rifiuto a risorsa. Almeno fino alla fine del 2021 la posidonia spiaggiata potrà essere reintrodotta “nell’ambiente marino o in sostituzione di materie prime all’interno dei cicli produttivi”.

Lo sancisce un emendamento al Decreto Sostegni approvato in Senato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Con l’introduzione dell’articolo 39-quater viene modificata una norma del codice dell’ambiente e la posidonia spiaggiata viene esclusa fino alla fine dell’anno dalla categoria dei rifiuti.

Posidonia spiaggiata: la proposta

La proposta era arrivata da Vannia Gava, sottosegretario del Ministero della transizione ecologica.
Grazie a questo modifica sarà possibile abbattere i costi di smaltimento che, nel caso di Agropoli, sarebbero comunque ingenti vista la quantità di posidonia che per un decennio è stata accumulata ai margini delle spiagge, fino a creare delle vere e proprie discariche a cielo aperto.

Alghe e difficoltà di smaltimento

Sebbene questa pianta sia sinonimo di buona qualità del mare, oltre a strumento per contrastare l’erosione della costa, le banquette presenti a riva non sono ben viste dai bagnanti. Ecco perché comuni e stabilimenti balneari sono chiamati a rimuoverle.

La normativa, però, fino ad oggi presentava molti limiti nelle modalità di agire.

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