Il Cilento riparte dai sentieri: presentato il progetto della Cm Bussento Lambro e Mingardo

Presentato l'ambizioso progetto della Comunità Montana Bussento Lambro e Mingardo: sarà realizzata una rete di sentieri

Di Ernesto Rocco

CENTOLA. «Il Cilento è un territorio bellissimo che non ha nulla da invidiare ad altre parti d’Italia». Con queste parole dell’ingegnere Peter Hoogstaden si è conclusa la presentazione dell’ambizioso progetto con cui la Comunità Montana Bussento Lambro e Mingardo, punta a creare una rete dei sentieri presenti nei 24 comuni del territorio di competenza. Una strategia fondamentale soprattutto in chiave prospettica perché capace di creare turismo, economia e lavoro.

Una rete di sentieri: il progetto

L’obiettivo è quello di avviare la sistemazione, la tracciatura e la mappatura di circa 150 sentieri, tra percorsi intercomunali e circuiti locali. Un patrimonio di inestimabile valore che si sviluppa per circa 900 chilometri tra bellezze paesaggistiche, culturali e archeologiche.

«L’idea – ha ricordato il presidente Vincenzo Speranzaè nata a Palinuro nel Febbraio 2020, raccogliendo la provocazione di un gruppo illuminato di associazioni e operatori economici».

Questi ultimi, infatti, avevano sollecitato gli enti locali ad investire su un mondo, quello della sentieristica, che è capace di attirare tantissimi turisti, permettendo anche una destagionalizzazione dell’offerta.

Speranza ha riconosciuto l’importanza della proposta, attuabile grazie alla collaborazione tra Comunità Montana e attori locali.

«Spesso – ha ricordato l’amministratore cilentano – i volontari hanno lavorato in autonomia perché le autorità locali non credevano in questo progetto, ma da questa consapevolezza e dal coordinamento tra le forzi locali è maturata la decisione di promuovere un turismo gentile», non invadente, autentico, inclusivo, capace di generare ricchezza rispettando l’ambiente e chi lo popola.

Una sfida, quindi, che il presidente della Comunità Montana ha raccolto e sta portando avanti con entusiasmo: «Abbiamo deciso di farci interpreti delle richieste provenienti dal territorio, partendo dal recupero dei sentieri e avviando anche un programma più ampio che porti alla valorizzazione delle risorse culturali, ambientali e paesaggistiche del territorio».

Un progetto che entusiasma gli operatori del territorio

Il progetto ha raccolto tanto entusiasmo. Nella suggestiva location dell’anfiteatro dell‘Antiqurium di Palinuro, a partecipare alla presentazione, erano presenti non solo autorità locali, ma anche gli imprenditori, le associazioni del territorio e comuni cittadini, a conferma di quanto si creda in questa ambiziosa iniziativa, la prima nel suo genere nel Cilento.

Un concetto ribadito anche dal sindaco di Centola Carmelo Stanziola, dal vicepresidente del Parco Cono D’Elia e dagli altri intervenuti i quali hanno confermato quanto gli enti locali vogliano investire sulla rete sentieristica e ricordato come il progetto non sia stato calato dall’alto ma sia nato proprio dalle istanze del territorio.

Il progetto

A presentare il programma di recupero e mantenimento della rete senteristica, poi, è stato il progettista, Peter J. Hoogstaden, ingegnere, con una grandissima esperienza nazionale ed internazionale su temi quale pianificazione paesaggistica, pianificazione di aree naturali, sviluppo rurale, valorizzazione delle risorse naturali e culturali, sviluppo turistico (sostenibile), sviluppo di infrastrutture turistiche, cooperazione internazionale, ecc.

«Questo – ha detto – è un progetto molto ampio e importante in un territorio bellissimo dove c’erano singoli sentieri, ma non una rete».

Il suo team ha svolto un lavoro complesso poiché, di fatto, recuperare la sentieritstica non significa soltanto ripulire i percorsi: chi ha lavorato al progetto ha visitato il territorio, si è introdotto tra la fitta vegetazione, ha ricercato antiche strade, ha parlato con gli anziani i quali hanno offerto preziose testimonianze grazie alle quali è stato possibile individuare antiche stradine intercomunali, alcune delle quali dimenticate.

Da qui si procederà al recupero, al mantenimento, all’installazione della cartellonistica e alla loro promozione.
Un lavoro importante con cui la Comunità Montana, il Parco i comuni si riappropriano del territorio, ma soprattutto del loro ruolo.

Gli obiettivi del progetto

Gli obbiettivi sono ambiziosi: destagionalizzare il turismo, sviluppare l’economia, creare lavoro. Un’opera complessa ma facilitata da un territorio che offre paesaggi di incommensurabile bellezza.

Ed ecco l’importanza di avere una rete di sentieri poiché, come ha spiegato il progettista, un sentiero da solo può far poco ma avere più percorsi che permettano di soddisfare i gusti di ognuno, può rappresentare un elemento di svolta. «Anziché visitare il territorio e andare via i turisti potrebbero fermarsi più tempo, percorrere più sentieri, fare attività, fermarsi a dormire e mangiare», ha spiegato Hoogstaden. In questo modo, insomma, si risponde ad una importante esigenza del Cilento: «creare opportunità» e la Comunità Montana Lambro Bussento e Mngardo lo sta facendo.

Il Sentiero Italia, il Sentiero delle Sirene, il Cammino di San Nilo, il Cammino delle due Primule, le traversate del Bulgheria e le vie del Monte Sacro, sono soltanto alcune delle strade che in questa prima fase rientreranno nella rete dei sentieri. Antichi tragitti percorsi per secoli che raccontano storie e tradizioni di un Cilento che vuole ora sfruttarli per rilanciare il territorio.

«Questo non è un progetto che finisce oggi, oggi inizia, inizia un programma», ha detto Peter J. Hoogstaden.

Presto il progetto potrà essere fruibile anche da tutti gli utenti attraverso una consultazione on-line sul sito della Comunità Montana e sui siti istituzionali dei Comuni, laddove sarà possibile verificare i sentieri aperti, le loro caratteristiche, la loro lunghezza, i percorsi naturalisti, culturali ed enogastronici possibili.

Ma non solo: perché, come ha sottolineato il presidente Vincenzo Speranza, tra gli obiettivi che la Comunità Montana si è prefissata vi è anche quello di portare questa rete nelle scuole affinché, fin da piccoli i bambini possano conoscere, apprezzare ed amare il loro territorio.

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