ROSCIGNO. Il presidente del Parco? Sia scelto scelto tra i dirigenti locali. Questo il pensiero dell’onorevole Maurizio Gasparri. “Sarebbe ora che le autorità nazionali e regionali si occupassero con più attenzione del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni”, ha detto il parlamentare, ricordando di essere stato il promotore della proposta di legge sulla riforma della legge istitutiva del Parco “che deve essere assolutamente valorizzato”, asserisce.
Gasparri, poi, si sofferma sulla presidenza: “bisognerebbe guardare più al territorio che a soluzioni lontane dalla quotidianità di queste zone che hanno bisogno di essere seguite con passione e competenza”.
Un nome? Quello del sindaco di Roscigno Pino Palmieri. “Proporrò questa ipotesi alle autorità perché serve una proposta fortemente radicata che operi per il rilancio di un territorio che continua a vivere nell’abbandono. Il dramma delle aree interne della nostra Nazione e del Nostro Mezzogiorno in particolare è emerso con ancora più forza nella fase della pandemia”.
“Ecco perché bisogna guardare a persone sul territorio come Pino Palmieri per il rilancio del Parco che deve diventare finalmente una grande eccellenza italiana”, conclude.
Sulla stessa lunghezza d’onda il deputato di Forza Italia Enzo Fasano: “Ritengo che per la presidenza del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni debba prevalere il merito e la conoscenza del territorio. Pertanto, condividendo la proposta del senatore Maurizio Gasparri, ritengo che Pino Palmieri, sindaco di Roscigno e già consigliere regionale, possa essere il profilo più indicato per rilanciare questo ente”.