Il sondaggio: mancanza di lavoratori stagionali. Colpa del reddito di cittadinanza o delle condizioni di lavoro?

Il nostro sondaggio social. Parliamo di un tema che ha fatto discutere: il reddito di cittadinanza e l'assenza di lavoratori stagionali

Di Chiara Esposito

Estate 2021 senza lavoratori stagionali. È questo lo scenario illustrato dal Governatore della Campania Vincenzo De Luca, nell’ormai fisso appuntamento del venerdì: “Se tu mi dai 700 euro al mese, io non ho interesse ad alzarmi la mattina alle 6 per andare a lavorare in un’industria agricola”.

La mancanza di personale “estivo” è colpa del Reddito di Cittadinanza o delle difficili condizioni di lavoro?
Questa è la domanda posta ai nostri lettori nel sondaggio di questa settimana. Per il 51% di voi le responsabilità sono d’attribuire al RdC.

“Sicuramente la causa è aver percepito il reddito ma questo servirà a migliorare le condizioni di lavoro. Spero.”, ci scrive Titti.

“I pro e i contro del reddito sono che ha sicuramente aiutato molte famiglie in difficoltà, ma ne ha fatte “banchettare” tante altre” tuona Lucio.

Erminio invece afferma: “Colpa dei datori di lavoro che sfruttano i lavoratori imponendogli condizioni lavorative da paese del terzo mondo.”

“La colpa non è del RdC di per sè ma di come è stato interpretato da cittadini e dallo Stato/istituzioni. Doveva essere un sostegno ed “una introduzione al lavoro” ma di fatto è stato ed è “una ricotta” per tutti. È ovvio che chi lo percepisce non se ne può fregar di meno di andare a lavorare per quasi gli stessi soldi.” conclude Daniele.

Secondo i dati dell’Inps la Campania è la Regione in testa per i percettori del reddito di cittadinanza, e l’importo medio è di poco superiore a 500 euro a famiglia, non a persona. Probabilmente il RdC ha sollevato le tante criticità da sempre collegate al mondo del personale stagionale, come i tanti lavoratori senza contratto e ovviamente senza tutele. Intanto impazzisce sul web la protesta dei lavoratori contro De Luca, i quali lo invitano a controllare anziché giudicare.

Al prossimo sondaggio.

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