Pensata un po’ per gioco, sulla falsariga del meme di un cane, uno Shiba Inu, è bastato davvero poco perché questa cripto valuta conquistasse l’intero mercato finanziario.
Chi ha intenzione di addentrarsi in questo investimento tuttavia, è bene che sappia alcune cose e capire quanto davvero convenga seguire la massa.
Conviene comprare Dogecoin? Ecco alcune considerazioni fondamentali da tenere bene amente prima di investire in questa cripto moneta (puoi approfondire anche 5 cose da sapere prima di comprare dogecoin).
Dogecoin è una truffa?
Il fatto che Dogecoin sia nata per scherzo ed ironia lascia intendere, erroneamente, a molti che si tratti di una bufala o di una moneta digitale truffaldina. In realtà non è così.
Anzi, chi ha creato la moneta e l’ha introdotta sul mercato con questo sprazzo di leggerezza ha voluto soltanto enfatizzare la natura semplice di questo token ed il fatto che sia alla portata di chiunque, la “moneta del popolo”.
A prescindere quindi la mascotte, Dogecoin è una criptovaluta che va presa molto seriamente, che ha capitalizzato nel mercato oltre 400 milioni di dollari e che occupa stabilmente un posto tra le 25 monete decentralizzate più capitalizzate in assoluto.
La fama e la reputazione di Dogecoin
Un risvolto altrettanto positivo della “medaglia Dogecoin” è il fatto che la community di riferimento sia abbastanza grande da riuscire a farsi notare e a gestire tutto il suo funzionamento in maniera regolare e costante, cosa di non poco conto soprattutto nel settore delle criptomonete.
Per chi non ne fosse a conoscenza infatti, le piattaforme che di solito si aggregano agli sviluppatori e agli esperti di criptovalute sono Reddit, GitHub e BitcoinTalk Forum.
E proprio su questi siti web la moneta virtuale in oggetto gode di una buona reputazione e grande fama.
Basta utilizzare qualche exchange per convertire euro in Dogecoin e viceversa per verificare che tutto funzioni regolarmente. Non ci vogliono particolari conoscenze o abilità per fare ciò e rendersi conto della linearità del Doge.
La FOMO vs Dogecoin
Sono molte le persone che con un pizzico di fortuna e tante conoscenze hanno potuto arricchirsi comprando e vendendo Dogecoin.
Ovviamente, pur essendo uno strumento finanziario che riscuote molto successo, gli investitori, soprattutto i neofiti, tendono a farsi influenzare dalla cosiddetta paura di FOMO, (acronimo di «fear of missing out»), ovvero la paura di rimanere “fuori dai giochi”.
Per quanto sia giusto temere che le cose possano non andare bene, è importante non farsi fregare dal pensiero, anche perché Dogecoin ha attualmente un buon andamento che la rende tra le monete virtuali più sicure del momento.
Dogecoin e le raccolte fondi
Dogecoin ha iniziato a farsi conoscere dagli investitori basando la propria “pubblicità” sulle campagne di raccolta fondi più rilevanti.
Più nello specifico ha cominciato con tre in particolare:
- La campagna Doge4Water. Il suo scopo era quello di creare un bacino di raccolta dell’acqua in Kenya, in prossimità del fiume Tana. In una nazione minata così tanto da avere ancora un tasso molto alto di povertà, una realizzazione di questo tipo si è rivelata preziosissima;
- La campagna di raccolta fondi destinata alla Family House. Quest’ultima serve ad affiancare le famiglie di bambini che soffrono di cancro o d altre malattie similari. Il pubblico fu molto colpito da questa campagna tanto che la cripto valuta ha raggiunto l’apice proprio tra i suoi cultori;
- La campagna di raccolta fondi destinata a consentire alla squadra di bob giamaicana di partecipare alle olimpiadi invernali.
Quelle appena elencate sono iniziative benefiche che hanno avuto un ruolo determinante per far accrescere la conoscenza e la rilevanza di Dogecoin.
I punti deboli di Dogecoin
Se fino ad ora abbiamo visto i punti di forza del Dogecoin, prima di investire su questa moneta virtuale è importante sottolineare anche i suoi punti deboli.
Dogecoin è una moneta molto volatile oltre che debole dal punto di vista strutturale. Ambedue le caratteristiche appena indicate rischiano di penalizzare fortemente questa criptovaluta a scapito dei suoi competitor.
È stato il fondatore stesso, Jackson Palmer, a spiegare che per la moneta che lo ha portato al successo non sarà interessata da innovazioni di carattere tecnico.
La qual cosa potrebbe comportare, come normale che sia, una difficoltà del Dogecoin a riuscire a mantenere alta la competizione con le altre monete digitali in auge al momento che invece si rinnovano e si migliorano.
Sebbene quest’ultima abbia, ad oggi, una capitalizzazione che supera i sei miliardi di dollari, si tratta comunque di un tema rilevante da tenere in considerazione nel prossimo futuro se si decide di investire in questa valuta digitale.
Dogecoin e i dubbi sul suo valore reale
In ultimo va anche ricordato che se per tutte le criptomonete si può prospettare tecnicamente un rapporto prezzo-utili, con Dogecoin non si può fare.
L’aumento delle monete virtuali e il fatto che non siano ancora diventate la normalità nella nostra società, porta gli investitori ad essere confusi, sia nell’acquisto che nella vendita delle criptovalute, nonché nel loro funzionamento.
Considerando questa incertezza, gli esperti consigliano agli investitori dilettanti di non investire in Dogecoin più di quanto possano permettersi di perdere.