Giornata mondiale della Biodiversità, da Pollica il progetto ‘Paideia Campus’

‘Paideia Campus’, un progetto innovativo che verrà presentato il prossimo 22 maggio a Pollica

Di Redazione Infocilento

POLLICA. Per la Giornata mondiale della Biodiversità è in programma il Paideia Campus: un nuovo polo sperimentale internazionale dove poter imparare un nuovo tipo di socialità, dove incubare progetti di innovazione per l’agricoltura, l’alimentazione, l’ambiente, il turismo sostenibile e la valorizzazione del patrimonio culturale e naturalistico italiano ispirati al concetto di ecologia integrale di cui la Dieta Mediterranea è esempio concreto.

L’iniziativa vede insieme Future Food Institute, Comune di Pollica e Centro Studi Dieta Mediterranea “Angelo Vassallo”.

Sabato 22 maggio, quindi, “parleremo di Dieta mediterranea e lo faremo da un posto molto particolare – spiega all’agenzia Dire Sara Roversi, fondatrice e presidente del Future Food Institute – Pollica è la capitale della Dieta Mediterranea ma si trova anche esattamente nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, che è uno di quelli che ancora protegge la più vasta quantità di biodiversità del Mediterraneo. Per noi è fondamentale diffondere conoscenza su questi temi e far comprendere quanto sia importante proteggere la biodiversità”.

Parliamo di un territorio, quello Mediterraneo, “che nei prossimi anni si troverà davanti a tante sfide perché è una delle aree al mondo a maggior rischio di desertificazione – spiega Roversi- Quindi quando parliamo di biodiversità dobbiamo parlare anche di portare innovazione per far sì che in ogni ambito si possa lavorare preservando la qualità del suolo, le risorse naturali come l’acqua, facendo in modo che la biodiversità venga tramandata e protetta”.

Mediterraneità: People, Planet, Prosperity il tema della giornata di sabato 22 maggio che presenterà il progetto del campus e sottolineerà come lo stile di vita mediterraneo sia il culmine della coevoluzione di sapori e saperi mediterranei che vedono l’uomo in perfetta armonia con il territorio che lo ospita.

“Il progetto può diventare un asset strategico per la ripartenza del Paese, per il rilancio dell’offerta turistica del territorio e per la salvaguardia del patrimonio naturale e culturale mediterraneo”, evidenziano dal Future Food Institute.

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