CAPACCIO PAESTUM. E’ stata pubblicata oggi la sentenza della Seconda Sezione del Tar di Salerno sul caso dell’Hotel Helios. La struttura si trova a Paestum a ridosso della cinta muraria. Da tempo chiuso, l’immobile era stato acquistato da una società battipagliese che aveva presentato richiesta di condono ai fini della sanatoria edilizia del complesso alberghiero.
Lo stesso si trova in zona E3 di interesse ambientale rilevante e pertanto assoggettata ad una serie di vincoli derivanti dalla vicinanza dell’area archeologica.
Hotel Helios: la decisione dei giudici
I giudici amministrativi hanno rigettato il ricorso della società che contestava il diniego al condono da parte del Comune.
Sotto la lente di ingrandimento alcuni ampliamenti della struttura e in particolare relativi all’ampliamento del piano terra e primo del corpo di fabbrica centrale; nonché di un corpo di fabbrica terraneo; la nuova costruzione di altri due corpi di fabbrica.
Il tutto per un complessivo incremento volumetrico di mc 4.627,86, a fronte di una preesistente volumetria legittimata di mc 7.840,17. La società aveva presentato, poi, un progetto di riqualificazione per la struttura.
Il diniego del Comune di Capaccio Paestum alle richieste era stato motivato dal fatto che sui corpi di fabbrica riguardati dai previsti interventi di manutenzione ordinaria risultavano realizzati interventi abusivi rimasti insanati a seguito del diniego di condono.
Una scelta contestata dalla proprietà che ai giudici aveva anche chiesto il riconoscimento di un risarcimento del danno derivante dal degrado del compendio alberghiero per l’impossibilità di eseguire i lavori di manutenzione previsti, dai maggiori costi (pari a € 701.166) di recupero edilizio indotti dall’aggravamento delle condizioni del compendio immobiliare e dei danni arrecati allo stesso da atti vandalici (ulteriori € 80.000), oltre alle perdite economiche subite per mancato esercizio dell’attività turistico-ricettiva.
Per i giudici, però, i ricorsi sono improcedibili. Legittimi gli atti del comune. Compensate tra le parti le spese.
Ora dovrà essere il Comune, così come disposto dai giudici, a esaminare e decidere se dare il via libera al progetto di riqualificazione proposto.