CAPACCIO PAESTUM. “Oggi assistiamo a cariche istituzionali che si costituiscono in una associazione che, viva Dio, è quantomeno senza fine di lucro. E ci mancherebbe pure. Se fossero stati dei cittadini comuni a costituire una qualsiasi forma di associazione politico culturale, nulla quaestio. Ma che l’intera giunta e il sindaco in carica lo facciano in pieno mandato istituzionale, è una cosa che non è mai avvenuta, se non a Capaccio Paestum di questi tempi”. È questa l’ultima polemica innescata dal gruppo Città Libera.
A finire nel mirino la scelta del sindaco Alfieri e dei componenti della sua squadra di Governo di costituire l’associazione Capaccio Paestum Democratica.
I sospetti del gruppo, sempre critico con l’amministrazione comunale, nascono già dagli intenti della neo nata associazione: “Se lo scopo è quello di organizzare, fra l’altro, incontri, dibattiti, riflessioni pubbliche, studi, pubblicazioni, iniziative e progetti svolti direttamente o affidati a università, enti di ricerca, fondazioni o altri enti privati diretti alla crescita dello spirito civico e allo sviluppo della conoscenza, come recita il comunicato stampa, è lo stesso che i costituenti e fondatori, dovrebbero fare nell’ambito delle loro cariche istituzionali. Se il sindaco e la giunta vogliono dialogare e coinvolgere i cittadini, non resta loro che organizzare incontri ed iniziative a nome del Comune di Capaccio Paestum. Senza alcun gagliardetto o, come ama dire qualcuno, senza maglietta distintiva. O, forse, siamo in pre campagna elettorale e non lo sappiamo? È, forse, una conta? Un abaco? Dobbiamo dare per scontato che si iscriveranno tutti, ma proprio tutti, i consiglieri di maggioranza? Che per il bene del proprio paese, quest’altra canzoncella trita e ritrita, si iscriverà anche qualcuno dell’opposizione? O saranno iscritti, per diritto di residenza tutti i cittadini di Capaccio Paestum? E chi non volesse iscriversi? Sarà mandato in esilio? Questa associazione prevede davvero una partecipazione democratica oppure dovrà essere un deja vu’ del consiglio comunale con la sola alzata di mano?”. Queste le domande che l’associazione Città Libera si pone.