Agropoli: «stagionali, preferiscono Reddito di cittadinanza? Non siamo schiavi»

I lavoratori stagionali preferiscono il reddito di cittadinanza? A loro la parola: critiche alle condizioni di lavoro offerte

Di Redazione Infocilento

AGROPOLI. Hanno suscitato polemiche le dichiarazioni del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca sui lavoratori stagionali (leggi qui). “Preferiscono il reddito di cittadinanza”, aveva detto, evidenziando come molte attività avessero difficoltà a reperire personale.

Dichiarazioni, le sue, che non sono piaciute ai sindacati ma neanche a tanti lavoratori stagionali che incontrano non poche difficoltà ad ottenere un lavoro dignitoso.

Lavoratori stagionali: una testimonianza da Agropoli

Ilaria, di Agropoli, ha voluto rilasciare la sua testimonianza, rivolgendosi allo stesso De Luca: «Presidente Vincenzo De Luca, Carlo Verdone ha detto “non sono riuscito ad imitarlo non ce l’ho fatta” eppure è uno dei più grandi comici italiani e invece Lei vuole fare il comico? non so da dove prende queste barzellette perché di barzellette si tratta», esordisce rivolgendosi proprio al governatore della Regione.

Secondo Ilaria il motivo per cui non si trovano stagionali non è legato al reddito di cittadinanza ma alle condizioni di lavoro che vengono offerte. «I lavoratori stagionali non sono schiavi, sono lavoratori come tutti gli altri, dove sono i loro diritti?».

La testimonianze

E racconta: «Io sono una lavoratrice stagionale e posso dirle che ad Agropoli è difficile trovare posto dove ti assicurano per le ore che lavori o se ti assicurano lo fanno per 4 ore quando ne fai 10 o 12, 13». Tutto ciò sarebbe facilitato anche dai controlli che non sempre riescono a stanare le irregolarità.

Poi aggiunge: «Io ho lavorato in una attività nel mio paese (Agropoli) per ben 5 anni e sono stata assicurata per 4 mesi e 6 giorni. Ho denunciato il caso nel marzo 2014 e ad oggi, maggio 2021 (tribunale di Vallo Della Lucania), ancora aspetto la sentenza»
«I lavoratori si trovano sono gli schiavi che scarseggiano», conclude laconicamente Ilaria.

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