La Cm Bussento, Lambro e Mingardo investe sui sentieri. Un piano per mappare 150 percorsi

Prevista la tracciatura e la mappatura di circa 150 sentieri che si sviluppano per i 900 km nel territorio di tutti i 24 comuni della Comunità Montana, da Ascea a Casaletto Spartano

Di Redazione Infocilento

Sabato 22 Maggio sarà presentato presso l’Antiquarium di Palinuro il ‘Programma di recupero e mantenimento rete sentieristica Bussento, Lambro e Mingardo’, progetto di recupero del patrimonio culturale, naturalistico e non solo cartografico realizzato dalla Comunità Montana Bussento, Lambro e Mingardo.

Un programma organico di investimenti che parte da un Protocollo di Intesa, nato dal coinvolgimento sinergico ed integrato di diversi enti pubblici ed associazioni, che si realizza attraverso la tracciatura e mappatura di circa 150 sentieri tra percorsi intercomunali e circuiti locali, sviluppandosi per circa 900 km nel territorio di tutti i 24 comuni della Comunità Montanache si estende da Ascea Velia fino a Casaletto Spartano.

Per la prima volta una Comunità Montana realizza un piano così elaborato, vasto e dettagliato di una rete sentieristica avvalendosi della partecipazione e del contributo di varie associazioni presenti sul territorio grazie alle quali è consentito un accesso immediato al mondo turistico.

Il progetto potrà essere fruibile quotidianamente dagli utenti attraverso una consultazione on-line sul sito della Comunità Montana e sui siti istituzionali dei Comuni per verificare i sentieri aperti, le loro caratteristiche, la loro lunghezza, i percorsi naturalisti, culturali ed enogastronici possibili.

La realizzazione di una ‘rete logica’ di tutti i cammini preesistenti  valorizza il turismo naturalistico, culturale ed archeologico, promuove le strutture ricettive e propone la creazione di una rete dei rifugi presenti sui percorsi interessati.

Questa operazione di recupero e di valorizzazione dellerisorse paesaggistico-naturalistico, identificando il patrimonio come capitale culturale fondamentale per l’identità locale, svolge una funzione pedagogica e genera un senso di conoscenza e appartenenza del territorio in particolare per le nuove generazioni.

La conservazione, l’esperienza e la trasmissione di questa ricchezza, applicando i principi dell’economia circolare al riuso funzionale del patrimonio, è risorsa fondamentale e motore di crescita economica dei territori in particolare nei settori del turismo e della rigenerazione delle micro-comunità locali.

Condividi questo articolo
Exit mobile version