Melito di Napoli, 13 maggio 2021. I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Agropoli, in esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Salerno su richiesta della Procura della Repubblica di Salerno, hanno tratto in arresto G.E., classe 1953, indagato nell’ambito dell’indagine riguardante la truffa della cosiddetta “bene emissione”.
Truffa dei Rolex: il modus operandi
Ecco il modus operandi collaudato: contattavano i proprietari di beni di lusso intenzionati a venderli tramite annunci pubblicizzati su siti internet, si recavano all’appuntamento muniti di assegno circolare falso e, recatisi in banca per l’incasso, facevano contattare l’istituto di credito emittente per verificarne le genuinità.
A questo punto la chiamata in entrata sulla linea telefonica dell’istituto bancario veniva intercettata e deviata su altra utenza, da cui rispondeva un complice che, presentatosi falsamente quale dipendente della banca, confermava telefonicamente la congruità dei titoli di credito falsamente emessi. Svariati assegni dall’importo da 7.000 a 75.000 euro, venivano utilizzati per la compravendita di autovetture, imbarcazioni, orologi di valore, il più delle volte pubblicizzati sui siti di compravendita (Subito.it, Autoscout ecc) che venivano così sottratti alle vittime, inconsce dell’accaduto.
Al passaggio di proprietà si presentavano con documenti falsi, così da intestare il bene a persone inesistenti per poi darsi alla fuga senza lasciare alcun elemento.
Il ruolo dell’indagato
Il ruolo dell’indagato, ex dipendente Telecom S.p.a., era quello di individuare le cabine di derivazione relative alle linee telefoniche delle banche falsamente emittenti i titoli di credito, e di installarvi un’apparecchiatura sofisticata finalizzata alla captazione e deviazione delle chiamate in entrata.
I casi contestati
L’indagine condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Agropoli ha riguardato complessivamente n.14 episodi accaduti in: Vigonza (PD), Brindisi, Sperlonga (LT), Rubiera (RE), Montegiorgio (FM), Fabriano (AN), Reggio Emilia, Stra (VE), Angera (VA), Bitonto (BA), Rovigo, Verona, Langhirano (PR), relativi a truffe perfezionate con assegni circolari falsi, apparentemente emessi da istituiti di credito dell’intero territorio cilentano (Agropoli, Castellabate, Matinella), per un valore complessivo di circa 500.000 euro.
Il caso in tv
Nel corso delle indagini è stato possibile acquisire i filmati della troupe televisiva della trasmissione Le Iene che aveva realizzato un servizio andato in onda il 24 novembre 2019 sulle “truffe dei Rolex” (leggi qui).