Fonderie: il ministro Cingolani conferma i vincoli sull’area di Buccino

La risposta alla deputata Bilotti: «La Regione deve valutare l'interferenza sull'habitat»

Di Comunicato Stampa

In considerazione dei vincoli di natura ambientale esistenti, risulta fondamentale la valutazione della compabilità del progetto delle Fonderie Pisano con l’habitat dell’area di Buccino, valutazione che va fatta durante l’iter procedimentale in Regione. Questa, in estrema sintesi, la risposta del ministro alla Transizione ecologica, Roberto Cingolani, all’interrogazione presentata dalla deputata del Movimento 5 Stelle Anna Bilotti, riguardo alla delocalizzazione dell’azienda di Salerno a Buccino, a cui da tempo si oppongono l’amministrazione comunale e gli altri enti locali dell’area del Cratere.

«Il ministro Cingolani, che ringrazio, nel ribadire la presenza dell’area nel perimetro del sito Natura 2000 – ZSC Fiumi Tanagro e Sele – spiega Anna Bilotti – precisa che “in fase di autorizzazione del progetto e, in particolare, di VIA e del contestuale rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, le procedure dovranno essere integrate con la Valutazione di Incidenza, al fine di valutare l’interferenza generata dall’impianto rispetto agli obiettivi di conservazione del sito”. Il ministro sottolinea anche la presenza nell’area di un vincolo previsto dal Decreto legislativo 52/2006 relativo alla salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano, precisando che la legge ne demanda la competenza alla Regione e che nella cosiddetta Zona di rispetto (200 metri di raggio dal punto di captazione) “è vietato l’insediamento di diversi e precisi centri di pericolo”. È chiaro – aggiunge Bilotti – che, nel caso specifico, la competenza dello Stato è limitata ma è altrettanto evidente che, nella sua risposta, il ministro Cingolani conferma tutti i vincoli e le criticità ambientali segnalati riguardo all’area di Buccino, la cui salvaguardia spetta per legge alla Regione Campania. Mi auguro che, nel corso dell’iter avviato, queste criticità vengano tenute nella debita considerazione e che ci sia massima attenzione nelle valutazioni e nei controlli. Per quanto di mia competenza, assicuro che continuerò a seguire la vicenda e a vigilare affinché venga adeguatamente tutelata una zona con enormi potenzialità dal punto di vista naturalistico e ambientale, pienamente interessata peraltro dalla Strategia nazionale Aree interne, che offre un’infinità di opportunità per il rilancio e lo sviluppo dei nostri borghi».

A monitorare l’iter in Regione sarà anche il consigliere Michele Cammarano, presidente della Commissione speciale Aree interne. «La posizione del Ministero della transizione ecologica conferma tutte le nostre preoccupazioni sulla vocazione del sito di Buccino e dello sviluppo sostenibile delle aree interne – dichiara Cammarano – Al contempo demanda ogni responsabilità politica e amministrativa alla giunta regionale sulla quale continuiamo a vigilare».

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