Fin da secoli antichi il giovedì dopo la sesta domenica di Pasqua viene conosciuto come il giovedì dell’Ascensione di Gesù (dal 1977 questa solennità viene posticipata alla domenica successiva).
E’ da premettere che la Solennità dell’Ascensione (che ci ricorda i 40 giorni trascorsi dalla Pasqua e molti altri episodi della bibbia ) ha la funzione di un preludio che anticipa un’altra Solennità che è quella della Pentecoste in cui si ricorda la discesa dello Spirito Santo sulla Madonna e gli Apostoli radunati nel Cenacolo, avvenuta 50 giorni dopo la Resurrezione di Cristo.
Una tradizione antica del Cilento ci ricorda che in questo giorno si preparavano i tagliolini con il latte: infatti questa pietanza veniva chiamata “Ascensione”.
E’ da premettere che i pastori in questa Solennità mantenevano il rituale secondo cui il latte munto non si trasformava in formaggio perché gli animali diventavano sterili, e per questo veniva regalato alle persone per cucinare tale pietanza.
In questo giorno particolare desidero condividere con voi lettori alcuni ricordi di un tempo scritti dal compianto capaccese Mario Taddeo che abitava in Argentina:
“C’era pure la bella usanza, quella dei pastori del luogo che regalavano ai bambini personalmente un po’ di latte, un pochino a ciascuno, e noi dovevamo andare da vari pastori per riempire la nostra bottiglietta da portare a casa, dove la nonna o la mamma ci facevano i maccheroni con il latte”
Antonio Ragni