Salernitana in Serie A, Castori a Sportitalia: “Ora dobbiamo rimanerci a tutti i costi”

Oltre a Castori a parlare a SportiItalia è stato Davide Bombarini, ex calciatore della Salernitana: "Per me Salerno è un po' come il Boca Jr"

Di Christian Vitale

Nel pomeriggio di ieri la Salernitana ha centrato dopo 23 anni la promozione in Serie A, la terza della sua storia. Il successo per 0-3 sul campo del Pescara ha portato matematicamente i granata al secondo posto, dopo un campionato condotto nelle zone nobili della classifica del torneo cadetto. A parlare nelle ore seguenti allo storico salto in A è stato il tecnico Fabrizio Castori, tornato al timone della squadra proprio nell’ultima gara, dopo averne saltate tre causa Covid. A fare eco all’allenatore ex Carpi, in collegamento streaming a “Sportitalia Mercato”, è stato Davide Bombardini ex calciatore della Salernitana ospite in studio del programma condotto da Michele Criscitiello.

Salernitana in Serie A: le parole del tecnico granata Fabrizio Castori

Il campionato è come una corsa a tappe. Dopo il passo falso di Empoli qualcosa è cambiato. Nel girone di ritorno abbiamo perso solo 2 gare con Lecce e Monza, eravamo in crescendo. Con il passare delle partite ho capito che potevamo giocarsi il passaggio in massima serie e ci abbiamo sempre creduto. Non deve essere una Serie A di passaggio dobbiamo rimanerci a tutti i costi. Sono retrocesso subito con il Carpi e non voglio farlo nuovamente. Con la società parleremo di futuro tra qualche giorno ora festeggiamo. I tifosi meritano una squadra capace di rimanere in massima serie per quello che ci hanno dimostrato in questo campionato”.

Davide Bombardini: “Questa tifoseria per me è un po’ come quella del Boca Jr.”

Ricordo con emozione quando giocavo in Serie B con 30 mila persone allo stadio. Parliamo di una piazza incredibile che merita sicuramente la Serie A. I tifosi hanno visto tanti campionati scadenti ed ora possono finalmente gioire. Per me Salerno è tranquillamente tra le 5-6 piazze più calde d’Italia. Io la paragono un po’ a quella del Boca Jr., solo chi ci ha giocato può capire cosa vuol dire giocare a Salerno. Lotito alla fine ha vinto, a Salerno ti perdonano poco, lui è stato contestato ma alla fine ha vinto. Speriamo ora possano fare bene nella massima serie. Mi auguro non sia una meteora, la squadra va rinforzata in tutti i reparti”.

Le parole dell’allenatore granata nella sala stampa di Pescara

“Un campionato non si vince se non c’è sinergia fra società, staff tecnico e squadra. Non era facile vincere a Salerno. Si è creato subito un rapporto forte con la società. In una piazza come Salerno bisognava fare qualcosa di importante. Un risultato così importante senza l’apporto di tutte le componenti non si raggiunge.È stato un campionato molto difficile ma abbiamo creato un gruppo forte e coeso che è andato oltre tutte le difficoltà. Siamo andati sempre avanti seguendo le nostre convinzioni. Dopo il girone d’andata c’è stata la svolta, nel girone di ritorno abbiamo fatto un cammino straordinario dimostrando grande continuità di risultati. Vincere a Salerno è qualcosa di unico. È una grandissima soddisfazione portare la Serie A in questa piazza così importante. Dedichiamo questo traguardo anche a Fulvio De Maio che purtroppo ci ha lasciato poco prima del raggiungimento di questo grande obiettivo”.

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