Polemiche sulla protezione civile a Sassano. Ad alzare la voce Margherita Marra, legale rappresentante dell’Associazione di Pubblica Assistenza “Vola Sassano ODV”. L’associazione è nata nel 2015 e conta diversi volontari che, spiega la presidente “fino ad ottobre 2020 hanno operato quotidianamente a stretto e proficuo contatto con la precedente amministrazione comunale per il soddisfacimento delle esigenze di protezione e sicurezza del territorio sassanese e per il soddisfacimento dei bisogni primari di anziani, bambini, malati, indigenti ecc. non facendo mai, e dico mai! mancare il proprio supporto materiale ma altresì morale!”
“Durante tutto il periodo della prima pandemia mondiale, ovverosia da febbraio/marzo 2020 fino ad ottobre 2020, già inseriti nel C.O.C. (centro operativo comunale) dalla precedente amministrazione – prosegue Marra – abbiamo offerto quotidianamente e spontaneamente la nostra ineffabile, costante e proficua opera di assistenza e supporto a tutte le famiglie di Sassano portando loro viveri, medicinali, disinfettanti, mascherine, accompagnando e sostenendo, anche su loro chiamata diretta, anziani, malati ed indigenti in tutti i bisogni e le esigenze primarie di vita, ottenendo lodi, attestati e benemerenze dalla Regione Campania”
Le cose sono cambiate dopo il cambio alla guida del Comune: “Purtroppo, con l’attuale amministrazione comunale, nonostante vi sia una convenzione sottoscritta dall’Ente con l’associazione “Vola” Sassano in data 27 novembre 2020 per lo svolgimento di attività finalizzate alla previsione, prevenzione, gestione e superamento delle emergenze e supporto negli eventi di pubblica rilevanza, e nonostante l’invio di varie comunicazioni e pec, il Sindaco ha omesso di inserirci nel C.O.C. (centro operativo comunale), convocarci il giorno 20 aprile in occasione dell’inizio del piano vaccinale; attivarci alle ASL di competenza per prestare il nostro servizio ai centri dei piani vaccinali ed alla distribuzione delle tessere vaccinali, così come promosso dalla Regione Campania; chiamarci ed interpellarci per qualsiasi intervento che riguarda le necessità di difesa, protezione, salvaguardia e tutela del territorio sassanese, anche magari di supporto ai vigili urbani e ad altre autorità; chiamarci ed interpellarci per qualsiasi intervento, sia materiale che morale, che riguarda le esigenze ed i bisogni primari delle famiglie sassanesi, in particolare degli anziani, degli indigenti, dei malati di covid e quant’altro…nonostante avessimo gestito noi integralmente la prima fase della pandemia….. “
“Praticamente siamo “immobili” ed “oscurati”, ma questo noi continuano a contattarci per qualunque esigenza connessa alle esigenze primarie di vita e dei bisogni essenziali”, precisa la presidente dell’associazione che ha voluto sollecitare il sindaco ad aprire un confronto con la protezione civile, in caso contrario si annunciano azioni legali.