Covid, ok a ricorso Codacons: Governo motivi limiti delle sale al chiuso

Entro questo pomeriggio il Governo dovrà fornire le motivazioni delle proprie decisioni

Di Comunicato Stampa

Il Tar del Lazio pronunciandosi sul ricorso d’urgenza presentato dal Codacons contro il Decreto del Governo del 22 aprile scorso che limita le aperture dei ristoranti senza spazio all’aperto, ha dato ragione all’associazione dei consumatori e ha deciso di vederci chiaro. Con un decreto monocratico il presidente della Sezione Prima Ter del Tar Lazio, Francesco Arzillo, ha intimato infatti al Governo di fornire entro 24 ore tutta la documentazione che ha condotto alla decisione di limitare le aperture dei ristoranti ai soli locali dotati di spazio all’aperto.

Si legge nel decreto del Tar: “Ritenuto che ai fini della decisione cautelare monocratica occorre acquisire una relazione dell’Amministrazione sui singoli profili di censura, recante in allegato la documentazione rilevante, comprensiva degli atti del Comitato Tecnico Scientifico… Dispone l’incombente istruttorio indicato in motivazione, da eseguirsi entro le ore 17.00 del 7 maggio 2021”.

Ora il Governo dovrà depositare al Tar: a) i verbali delle riunioni del 16 e del 20 aprile 2021 del Comitato Tecnico Scientifico, richiamati nel preambolo del decreto-legge 22 aprile 2021 n. 52; b) l’avviso espresso dal Comitato Tecnico Scientifico di cui all’ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile 3 febbraio 2020, n. 630, e successive modificazioni, nelle riunioni del 16 e del 20 aprile 2021, richiamato nel preambolo del decreto-legge 22 aprile 2021 n. 52, e i relativi verbali; c) la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 21 aprile 2021, richiamata nel preambolo del decreto legge n. 52 del 22 aprile 2021; d) la proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro della Salute, richiamata nel preambolo del decreto-legge del 22 aprile 2021 n. 52.

Ora tutti i ristoratori italiani che non dispongono di sale all’aperto e sono ingiustamente discriminati dal decreto del Governo, possono aderire al ricorso del Codacons dinanzi al Tar del Lazio.

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