Ritardi su consegna bollette a Castellabate, Consac chiede chiarimenti

Se il disservizio sarà confermato, la scadenza dei pagamenti verrà posticipata e le penali per l’utenza cancellate

Di Redazione Infocilento

Il servizio di stampa, imbustamento e recapito delle bollette a Castellabate è esternalizzato (sino ad aprile era affidato a Poste Italiane, da maggio ad un raggruppamento temporaneo di imprese con capofila Fulmine Group). Lo chiarisce la Consac che ha ricevuto reclami sui ritardi nelle consegne delle bollette. Per questo sono stati chiesti chiarimenti al fornitore.

“Qualora accertati gli eventuali ritardi, al fornitore del servizio verranno applicate le penali previste contrattualmente e posticipata la data di scadenza della bolletta agli utenti finali, per il ricalcolo di interessi e penali da ritardato pagamento”, fanno sapere dalla società che si occupa del servizio idrico.

Tuttavia, precisano da Consac “i vettori postali lamentano comunque l’assenza di uno stradario aggiornato di Castellabate;Consac offre anche il servizio di invio bolletta a mezzo mail, del tutto gratuito e sicuro (la bolletta è spedita circa 1 mese prima dalla scadenza). Poche però le adesioni, nonostante le numerose campagne informative adottate”.

Quanto a penali ed interessi che i cittadini rischiano dalla società precisano che gli stessi “sono sanciti dal regolamento in vigore, che sarà comunque oggetto di rivisitazione in un futuro non molto lontano”.

“Nel periodo emergenziale, soprattutto il primo lockdown,  Consac ha garantito la continuità e disponibilità dei servizi in condizioni di tutta sicurezza, con attenzione speciale per strutture sanitarie, assistenziali, di supporto logistico a protezione civile e servizi di pubblica utilità, nonché per tutte le utenze per le quali già esistono specifiche previsione
normative e regolatorie che sono legate in modo vitale alla fornitura di acqua (utenze classificate come non disalimentabili). Sempre Consac ha adottato forme di agevolazioni che vanno oltre a quelle prescritte dall’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, nei confronti dell’utente finale
– precisano dalla società – ad ogni buon conto va necessariamente evidenziato che il flusso di cassa derivante dai corrispettivi all’utenza finale sia l’unica fonte che consente l’operatività all’azienda. E dunque sussistono obblighi dai quali Consac non può derogare per poter garantire i livelli minimi di servizio sull’intero territorio gestito”.

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