Ripartire dopo il Covid-19 cosa significherà? Prevenzione, attenzione e tanta, tanta meticolosità. Per questo motivo le maggiori nazioni del mondo, dagli USA all’Italia, sono state tutte d’accordo nel trovare un punto d’incontro in quello che ormai per tutti è considerato il futuro della mobilità, dell’aggregazione e della vita: il passaporto vaccinale. In UE, dove si va verso l’elaborazione del “Green Pass”, tutto sembra pronto anche se gli organi ufficiali assicurano che si eviterà il caos e che non vi sarà discriminazione tra chi ha ricevuto la prima dose di vaccino e chi, invece, resta ancora in attesa. Ora c’è molta attenzione su questo passaporto, nonché grande curiosità.
Anzitutto dai vertici UE assicurano che vi sarà il massimo riserbo sulla protezione dei dati. Nessun rischio di violazione di privacy e di esposizione dei dati sensibili. Ma a cosa servirà? A spostarsi e a viaggiare, in primis, tra diversi stati e all’interno dello stesso Paese. Per evitare qualsivoglia tipo di discriminazione è probabile che per ottenere il pass basterà o ave ricevuto il vaccino, o aver effettuato un test anti-Covid con esito negativo o essere addirittura guariti dal Covid stesso, con tanto di certificazione da allegare. Una misura accolta con propositività che rischia però di generare un effetto boomerang non da poco. Quel che conta è che il mondo si appresta a ripartire all’indomani della peggior crisi mai vista dalla Seconda Guerra Mondiale in avanti. Ci si potrà spostare tra regioni gialle, e saranno consentiti gli spostamenti anche tra regioni di colori diversi a patto che sia presente questo pass: sarà l’identikit del soggetto interessato, che dovrà dichiarare di aver ricevuto il vaccino o in caso contrario sottoporsi ad un tampone almeno 48 ore prima.
Restano non pochi dubbi, soprattutto relazionati alle riaperture dei locali al chiuso e all’ingresso delle persone all’interno degli stessi. Come riportato da Giochi di Slots, tra le filiere dubbiose sul pass vaccinale, c’è anche quella dell’azzardo: sarà necessario il lasciapassare, come funzionerà e che discrimine ci sarà tra vaccinati e non vaccinati, data la lentezza delle somministrazioni? Dubbi che, dopo tanta incertezza, richiedono risposte pronte.
Non resta che attendere maggiori e migliori delucidazioni, sperando nell’accelerazione delle vaccinazioni.
Intanto il Premier Draghi, nell’ultima conferenza stampa che ha de facto sancito la data per il ritorno alla normalità dell’Italia, ha parlato del passaporto vaccinale per i confini nazionali suscitando, in verità, non pochi dubbi a fronte di minori certezze. Al momento non si sa nulla ma le modalità, soprattutto per gli spostamenti, dovrebbero seguire quelle dettate dall’Unione Europea, che il Premier ha più volte sottolineato di seguire come fonte di massima importanza.