Stio aderisce alla Banca della Terra

La banca della terra: l'obiettivo è quello di salvaguardare il territorio e recuperare le aree abbandonate. L'iniziativa di Stio

Di Luisa Monaco

STIO. Il Comune cilentano ha aderito al progetto “SIBaTer-Supporto Istituzionale alla Banca delle Terre”. Si tratta di un servizio totalmente gratuito per l’ente che ha deciso di sposare l’iniziativa.
Tra i nuovi interventi di politica fondiaria attivata nell’ultimo decennio vengono annoverate le “Banche della terra”, strumenti che mirano al recupero e alla valorizzazione delle terre pubbliche abbandonate e non utilizzate, prevalentemente attraverso la concessione in uso o la locazione/affitto a soggetti privati.

Gli obiettivi della Banca della Terra

Gli obiettivi generali di tali interventi sono quelli di contenere e/o prevenire il degrado geologico-ambientale del territorio, salvaguardandone l’integrità idrogeologica e promuovendo, al contempo, la realizzazione e la tutela degli interessi ambientali, sociali, economici ed occupazionali delle comunità rurali che vi insistono.

Il progetto “SIBaTer-Supporto Istituzionale alla Banca delle Terre”, finanziato nell’ambito del Programma complementare al PON Governance e Capacità Istituzionale 2014/2020, prevede che i Comuni delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia avviino procedure di valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare e di terre, che risultino in stato di abbandono da lungo tempo, affidando in concessione tali beni, previo censimento e regolarizzazione degli stessi, sulla base di progetti di valorizzazione presentati da soggetti privati in età compresa tra i 18 e i 40 anni.

Il progetto in questione, inoltre, si prefigge lo scopo di supportare i Comuni delle otto Regioni del Mezzogiorno nelle attività di ricognizione, censimento e valorizzazione delle terre pubbliche abbandonate secondo quanto disposto da recente normativa nazionale.

Con “SIBaTer, l’ANCI supporterà i Comuni del Mezzogiorno nello svolgimento delle funzioni ad essi attribuite dal c.d. “Decreto Mezzogiorno II”, convertito in Legge n. 123/2017, istitutivo della Banca delle terre abbandonate e incolte.

Il principale risultato atteso della Misura Banca delle Terre è la creazione di occupazione giovanile, attraverso la valorizzazione del patrimonio pubblico immobiliare e di terre. In tale contesto, risulta, infatti, essere elevato l’interesse del Comune Stioad aderire al progetto SIBaTer e ottenerne, da parte di quest’ultimo, il supporto per le attività di ricognizione, censimento e valorizzazione delle proprie terre pubbliche abbandonate.

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