Uno degli elementi che più interessano gli appassionati di cannabis è la differenza tra Thc e CBD.
Se ti stai chiedendo: “Thc o cbd proprietà e differenze?” e vorresti saperne di più potrai imparare molto da questo articolo.
In particolare vedremo:
- Le differenze tra Thc e CBD
- Le caratteristiche di Thc e CBD in modo specifico
Thc o CBD, le principali differenze
Tra i diversi composti contenuti all’interno della cannabis, si trovano due principali Cannabinoidi, il Thc e il Cbd.
Il Thc è sicuramente quello maggiormente conosciuto. Si tratta del principio attivo al quale sono associati gli effetti psicoattivi della cannabis, ed è, quindi, il motivo per il quale questa pianta viene intesa come illegale in tantissimi Paesi al mondo.
Il Cbd, invece, ha proprietà molto diverse rispetto al Thc e viene usato soprattutto come elemento terapeutico, in quanto può aiutare con dolori e situazioni anche particolarmente difficili da affrontare con alcuni farmaci.
Che cos’è il Thc
Il primo componente è il Thc, quello che porta ad uno stato, seppur minimo rispetto ad altre sostanze, di alterazione psicofisica.
Gli effetti di questa sostanza variano a seconda della sua concentrazione, ma anche da pianta a pianta e con riferimento a soggetti diversi.
In generale, gli effetti del Thc possono comprendere:
- Euforia
- Rilassamento
- Rallentamento dei riflessi
- Appetito
L’alterazione psicofisica, quindi, è l’elemento che ha reso illegale questa sostanza, e che pone ancora molte limitazioni alla sua stessa coltivazione per uso personale.
Il Thc, pur essendo considerato un composto psicoattivo, ha anche diverse applicazioni terapeutiche che hanno reso possibile il trattamento di patologie specifiche in diversi Paesi.
Ad esempio, il Thc può interagire in modo efficace con malattie croniche, disturbi e situazioni nelle quali i farmaci tradizionali non trovino più una concreta applicazione.
Che cos’è il Cbd
Il secondo composto è la Cbd, distinto da quello precedente soprattutto perché questo non determina alterazioni psicofisiche di rilievo.
Quindi, la sensazione di euforia, di rilassatezza e di rallentamento non si verificano con l’assunzione solo del cannabidiolo.
Proprio per questo motivo, la comunità scientifica e medica si sono concentrate sull’utilizzo concreto del Cbd per il trattamento di diversi disturbi, dall’emicrania ai dolori muscolari.
Sempre questa sostanza si è rivelata molto efficace per il trattamento della schizofrenia, dei disturbi d’ansia e delle forme depressive, riducendo notevolmente gli effetti collaterali rispetto ai farmaci in genere utilizzati con lo stesso scopo.
Sicuramente, il fatto di associare il Cbd alla “canna” non ha consentito in molti casi una sua commercializzazione su larga scala: i pregiudizi che questa sostanza deve affrontare sono ancora molto elevati.
Eppure, le tante persone che utilizzano il cannabidiolo possono testimoniare non solo di non avere alterazioni dello stato psicofisico, ma anche di aver ridotto notevolmente i propri disturbi.
Per questo bisogna ricordare che il Cbd non è solo sicuro, ma anche legale e può essere venduto anche nel nostro Paese.
Bisognerà, ovviamente, sempre scegliere fonti certificate allo scopo di ottenere un prodotto sicuro, efficace e destinato al consumo umano.