Pazienti covid, criticità all’ospedale di Roccadaspide: Fials chiede chiarimenti

L'accusa: "trasporti dei pazienti covid dal P.O. Di Roccadaspide verso centri Covid senza barella biocontenimento e utilizzando personale ospedaliero in netto contrasto con la delibera aziendale"

Di Redazione Infocilento

Trasporto dei pazienti Covid dal P.O. di Roccadaspide al Centro Covid disponibile. Fials chiede chiarimenti. “Ci sono pervenute segnalazioni riguardanti il trasporto di un paziente Covid positivo dal PS di Roccadaspide al P.O. di Agropoli avvenuto senza l’ausilio della barella di biocontenimento ed utilizzando il personale reperibile del Presidio stesso”, fanno sapere dalla segreteria provinciale. Eppure, sottolineano dal sindacato, le prescrizioni prevedono che il trasporto primario e secondario dei pazienti Covid deve essere garantito dal servizio 118.

Ma questo non è l’unico problema: “Oltre a tale incongruenza, sono giunte ulteriori segnalazioni già più volte esposte, come la mancanza di netta separazione dei percorsi sporco/pulito necessari ad evitare il contagio e la diffusione del Covid-19 tra gli utenti e gli operatori stessi. Basti pensare che vengono inviati in Radiologia per effettuare esami strumentali pazienti contagiati senza alcuna barella biocontenimento e senza tener conto di tali presunti percorsi. Occorre rilevare che nonostante il cluster di contagi avvenuto pochi mesi fa, si continui con tali atteggiamenti irrispettosi delle norme a tutela dei degenti e degli operatori, un vero e proprio segnale di una mancanza di sicurezza e dell’inefficienza dei sistemi adottati in materia di gestione del rischio clinico e di sorveglianza sanitaria. Tali comportamenti inopportuni vanno a completo discapito della tutela degli utenti e dei lavoratori ponendo la responsabilità di mancata sorveglianza direttamente in capo alla Direzione Presidiale”, sottolineano dal sindacato.

Ma c’è anche un’altra criticità “e riguarda il collocamento dei pazienti Covid in PS, l’area destinata non rispecchia assolutamente le norme e le Disposizioni Ministeriali in materia di tutela del rischio, infatti, è priva di zona di vestizione/svestizione, pre-filtro e soprattutto non è presente alcun sistema di ventilazione e di climatizzazione che possa favorire la movimentazione dell’aria”. Di qui la richiesta di interventi.

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