Sarà intitolata a Claudio Pavone la biblioteca di Torchiara

Claudio Pavone è stato uno dei più grandi storici del ‘900. Era originario di Torchiara che gli aveva riconosciuto la cittadinanza onoraria

Di Luisa Monaco

TORCHIARA. La biblioteca comunale sarà intitolata al professore Claudio Pavone. E’ la scelta dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Massimo Farro.
Istituita negli anni ’70 e iscritta all’anagrafe delle biblioteche italiane nel 1996, la biblioteca di Torchiara è stata ospitata presso i locali dell’edificio scolastico di Piazza Torre per anni. Di recente il patrimonio librario, causa lavori, è stato trasferito presso il Palazzo baronale De Conciliis. Ed è qui che l’Ente intende istituire la Biblioteca intitolandola, appunto, al professore Claudio Pavone.

Chi era Claudio Pavone.

Era il 30 novembre del 1920 quando a Roma nacque Claudio Pavone, uno dei più grandi storici del ‘900, da una famiglia borghese originaria di Torchiara dove ha una sua dimora in pieno centro storico.

La vita di Claudio Pavone, nonostante si sia sviluppata maggiormente lontana dal suo territorio, è molto legata al Cilento. La grande proprietà di famiglia è stata, anni fa, donata al Comune che ne fece uno spazio pubblico da destinare a varie e numerose attività ricreative e culturali.

Negli ultimi anni Pavone era spesso nel Cilento per trascorrere dei periodi di vacanza insieme alle figlie e per godere della pace, della tranquillità e del silenzio tipica dei piccoli paesi. Il legame tra Claudio Pavone e Torchiara è stato così forte che nel 2011 l’allora amministrazione guidata dal sindaco Raffaello Gargano, con delibera votata all’unanimità, decise di conferirgli la cittadinanza onoraria.

Per varie vicissitudini, legate agli impegni e ai problemi di salute di Pavone, il riconoscimento fu consegnato nell’estate dal 2015 dal sindaco Massimo Farro, già in maggioranza nella precedente amministrazione.

La figura di Claudio Pavone è conosciuta a tutti gli studiosi della storia recente del nostro Paese, in particolare del periodo della Resistenza. Il suo più grande scritto è “Una Guerra Civile”, edito nel 1991, nel quale con coraggio sosteneva che la guerra di Resistenza portata dagli eroi Partigiani contro l’invasione nazifascista è stato sì un movimento di Liberazione, ma anche una vera e propria guerra.

Al fascismo non fece mai sconti, condannando sempre le azioni dei seguaci del regime dittatoriale di Benito Mussolini. La vita di Pavone non è legata solo a saggi del periodo della Seconda Guerra Mondiale ma anche al suo impegno nell’Archivio Centrale dello Stato e alla carriera universitaria. Negli anni ’70 e fino alla pensione è stato professor a Pisa. Da qualche anno, vista anche la non più giovanissima età, lo studioso era a riposo e le sue frequentazioni con Torchiara erano notevolmente aumentate. Morì il 29 novembre del 2016.

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