Agropoli, la storia dell’antica fontana della Marina

Prima della costruzione dell'acquedotto del Calore era l'unica fonte di approvvigionamento del centro

Di Ernesto Apicella

Prima della costruzione dell’acquedotto del Calore (21 Aprire 1939), l’unica fonte di approvvigionamento nel centro di Agropoli, utilizzata anche dagli abitanti del Borgo Antico, era la sorgente in via Marina. Tutti gli abitanti di Agropoli, ad ogni ora del giorno e della notte, si recavano a prendere l’acqua per i fabbisogni familiari. Le donne del Borgo Antico collocavano sulla testa una specie di cuscino detto “spara”, sul quale appoggiavano le brocche piene d’acqua e, dalla fontana, si inerpicavano per il sentiero della “Rupe”. Andare alla fontana della Marina, pur rappresentando un enorme sacrificio giornaliero, era l’occasione per fare pettegolezzi e, per le ragazze, l’opportunità di uscire di casa ed avere un incontro furtivo con il proprio fidanzato!

In questa foto degli anni ’20 della Marina di Agropoli:
a sinistra, il palazzo Di Sergio, sede della Finanza (attuale Dogana Resort); la spiaggia, utilizzata in Inverno come riparo per le barche dei pescatori. Al centro, la strada, attuale via Riviera Franco Antonicelli, con il ponte fatto brillare dai tedeschi in fuga, la notte dello sbarco degli americani (9 settembre 1943); dov’era il ponte sulla destra, c’erano delle scalette per scendere alla fontana, una sorgente spontanea, utilizzata come acqua potabile da quasi tutti gli agropolesi, ed una vasca di raccolta acqua, sulla sinistra, utilizzata come lavatoio pubblico ed abbeveratoio per gli animali. Attualmente si nota sulla spiaggia della Marina, un semplice rivolo d’acqua proveniente dalla sorgente, oramai cementificata!!!

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