CASTELLABATE. Azioni coattive in danno dei contribuenti da parte di una società incaricata da parte al Comune di Castellabate, dopo le polemiche arrivano i chiarimenti. La questione era stata sollevata nei giorni scorsi quando diversi contribuenti avevano ricevuto degli avvisi da parte di una società incaricata del recupero crediti da parte dell’Ente.
Le lettere inviate da quest’ultima, però, stando alle contestazioni presentavano una dicitura tutt’altro che corretta. A sollevare il caso l’associazione Noi Consumatori di Castellabate. “Questa società scorretta viola il codice del contribuente poiché non può mandare una lettera in cui avvisa che se non si paga entro 10 giorni scatta la procedura coattiva” aveva spiegato il presidente dell’associazione, Giuseppe Russo. Tra i motivi di contestazione l’assenza dell’indicazione del responsabile del procedimento; l’utente, inoltre, non viene avvisato della possibilità di presentare ricorso. Per l’avvocato cilentano, insomma, le lettere rappresentano “una minaccia” verso il cittadino, un modo considerato “scorrettissimo ed illegittimo” di agire.
Dopo le polemiche il Comune è intervenuto un chiarimento: “si tratta di lettere di messa in mora inviate nei confronti di quei contribuenti che non hanno effettuato i versamenti per i tributi comunali relativi agli anni 2011 e precedenti”.
“Il Comune di Castellabate ha formalmente specificato che le notifiche sono da intendersi come semplici messe in mora, fornendo ai contribuenti di Castellabate anche gli opportuni riferimenti per interagire con l’ufficio per rateizzi oppure verificare la possibilità di saldo stralcio (ossia di accordi ad hoc anche perché bisogna anche verificare se sussistono posizioni prescritte) – ha spiegato Russo – Fa piacere che il Comune di Castellabate attraverso il Sindaco Luisa Maiuri ha immediatamente cercato di venire a capo della situazione interagendo immediatamente con Noi Consumatori”.