AGROPOLI. Riprendono i lavori sulle strade di Agropoli. «Dopo una breve pausa per le festività pasquali, sono ripresi gli interventi di manutenzione stradale sul territorio comunale. Finora sono state asfaltate: via Malagenia, via D’Acquisto, via Lanza, via San Felice». Così il sindaco di Agropoli Adamo Coppola.
Lavori sulle strade di Agropoli: la mappa
«Nella giornata di oggi si stanno completando via Selvi e i due sottopassi di via Colle San Marco e via Togliatti, già interessati ieri da fresatura – spiega il primo cittadino – La prossima settimana si proseguirà con via S. Francesco, via Granatelle e via Salecaro. A seguire verranno le altre arterie, che si presentano in condizioni precarie, per restituire dignità alle diverse aree cittadine e dare maggiore sicurezza agli utenti fruitori».
L’avvio degli interventi di ripavimentazione delle strade di Agropoli era stato a lungo sollecitato dai cittadini, stanchi di strade mulattiera. Ma non mancano polemiche per la scarsa programmazione da parte dell’Ente.
Le polemiche
«Ad Agropoli ci si accorge dell’arrivo della primavera grazie ai cantieri. Tutti assieme (scavi, asfalto e strisce blu) e senza preavviso. Il risultato è caos perché coinvolgono punti nevralgici della città nello stesso momento.
Per carità saranno lavori utili e necessari, ma si potrebbero coordinare meglio», accusa il presidente dell’associazione Camelot Giovanni Basile, possibile candidato sindaco del centro-destra.
«I cantieri nelle adiacenze del porto, del municipio, all’incrocio via Piave via Diaz, nei pressi della fornace creano un interminabile traffico con conseguente fuga anche da parte di chi deve fare compere – spiega – A ciò si aggiunga la concomitanza dell’ingresso a scuola e l’assenza (a prescindere dal Covid) di un trasporto pubblico».
«La domanda è: È solo la conclamata incapacità o è un disegno per avvantaggiare una zona commerciare e periferica ad Agropoli (zona Mattine)?», si chiede Basile. «L’unico lavoro pubblico da eseguire velocemente è demolire questa amministrazione e smaltirla», conclude.