Agropoli, individuate tracce di lupo sul Monte Tresino

Avvistamenti di lupi a Tresino. Una buona notizia perché questi animali sono preziosi per l'ecosistema e non sono pericolosi per l'uomo

Di Ernesto Rocco

AGROPOLI. Lupi nell’area del Monte Tresino. Tra la fauna che vive in un’area naturalistica di inestimabile valore c’è anche questo canide. Era ipotizzabile che il lupo vivesse in questo territorio, ma ora la conferma arriva anche da chi assiduamente frequenta l’area per proteggerla e valorizzarla. Pietro Faniglione, presidente dell’associazione Trekking Cilento – Agropoli, ha infatti individuato orme e feci di questo animale, a conferma della sua presenza.

Una buona notizia se si considera che in Italia il numero di lupi negli ultimi trent’anni è drasticamente calato. Eppure questo animale è importante per il territorio e non determina pericoli per l’uomo al quale molto raramente si avvicina. Basti pensare che l’ultima aggressione di un lupo a un essere umano in Italia risale a due secoli fa, e da allora non ci sono mai state altre segnalazioni.

Il lupo è un animale che evita i contatti con gli umani, anche se può avvicinarsi ai centri abitati, come avviene pure in grandi città. Come conferma l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), che monitora anche la presenza della fauna in tutto il Paese, i lupi sono animali elusivi, che non comportano rischi per l’uomo, e hanno un ruolo di regolazione delle popolazioni di prede come i cinghiali.

Ma il lupo non è l’unica piacevole sorpresa che l’area di Trentova – Tresino ha saputo regalare.
In zona è tornata a vedersi l’Upupa. Anche questo uccello è drasticamente diminuito nel nostro territorio, tanto da essere sulla lista rossa delle specie in pericolo. La popolazione globale europea non è tuttavia considerata a rischio, contando un numero di coppie nidificanti stimato in circa un milione.

Si tratta di una specie che tende a migrare verso sud con l’abbassarsi delle temperature, per poi ritornare in primavera: può capitare tuttavia che qualche esemplare si fermi anche durante l’inverno.

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