Vaccini, è corsa alle dosi. Pellegrino (Iv): “Imperativo colmare ritardi per scongiurare chiusura hub campani”

"In Campania, la complessa macchina organizzativa messa in campo dalla Regione funziona e risponde, ma se mancano i vaccini si può fare poco e la macchina si inceppa"

Di Redazione Infocilento

“E’ emergenza, reperire i vaccini è la sfida da vincere. Sono poche le dosi disponibili, in Campania quanto nel resto del Paese. Va scongiurata la chiusura dei centri vaccinali della Campania per mancanza di dosi. Una situazione che mette a rischio la tenuta della campagna di immunizzazione. Si fa fatica a mettere a riparo dal Covid gli anziani e i fragili. Appare un puntino minuscolo all’orizzonte l’immunità di gregge. Conseguenza anche della disastrosa gestione Arcuri che ha generato una Babele. Finalmente con la gestione del presidente Draghi e del commissario Figliuolo c’è un indirizzo univoco per l’intero Paese ma la mancanza di vaccini può compromettere l’intero Piano”. Così Tommaso Pellegrino, capogruppo di Italia Viva in Consiglio Regionale.

“In Campania, la complessa macchina organizzativa messa in campo dalla Regione funziona e risponde, ma se mancano i vaccini si può fare poco e la macchina si inceppa – aggiunge – Le multinazionali non hanno rispettato i contratti e i termini di consegna. Bene ha fatto il premier Draghi a richiamare le aziende produttrici dei vaccini al rispetto degli impegni presi. Condivido le sue parole di condanna rivolte ai furbetti del vaccino durante l’ultima conferenza stampa: “Con che coscienza una persona salta la fila sapendo di lasciare esposto una persona a rischio”. Il nostro Paese deve guarire dal Covid e da quel male endemico e oscuro che mira a risparmiare e favorire gli “amici degli amici”, le corporazioni, le clientele. Anche in piena pandemia il sistema clientelare ha funzionato, sui tamponi prima e sui vaccini dopo”.

“Il problema è la continua impunità per questi soggetti. I responsabili e soprattutto coloro che hanno favorito e consentito questo becero e vergognoso fenomeno di protezioni, in uno Stato di diritto, vanno puniti penalmente e interdetti dai pubblici uffici, così come prevedono le norme. Confido nel cambio di passo che Draghi ha invocato”, conclude Pellegrino.

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