Lavori a Castellabate, Consac: “Perfettamente in linea con tempi e prescrizioni della Provincia”

La replica della società al consigliere Luigi Maurano

Di Redazione Infocilento

Riceviamo e pubblichiamo, di seguito, nota stampa del presidente della Consac, Gennaro Maione, in risposta alle dichiarazioni del consigliere comunale di minoranza di Castellabate, Luigi Maurano (leggi qui). Ecco il testo del comunicato:

Caro direttore, mi vedo costretto ancora una volta a chiederle ospitalità per replicare ai contenuti dell’articolo dal titolo “Castellabate, Maurano accusa Consac: superficialità nei lavori sul territorio”, pubblicato da Infocilento.it l’8 aprile 2021.

Il consigliere comunale di minoranza, Luigi Maurano, afferma: “bollette triplicate per un bene di prima necessità come l’acqua, approssimazione nell’esecuzione dei lavori, pagamenti dei consumi per scuole, uffici e giardini”. E conclude: “Possiamo promettervi con piena certezza che manderemo via la Consac dal Comune”. Ebbene, fatta la dovuta tara alla demagogia pre-elettorale tipica del periodo, vorrei chiarire una volta per tutte che la gestione del servizio idrico da parte di un Comune non è consentita dalla legge, tanto è vero che nessun ente sul territorio se ne occupa in autonomia. Quanto all’approssimazione nell’esecuzione dei lavori contestata da Maurano, vorrei poi precisare che – come prescrive la Provincia di Salerno – dopo la prima e provvisoria copertura stradale effettuata all’ingresso del centro storico di Castellabate bisogna attendere alcuni mesi, e comunque non prima di maggio, per la fase definitiva di asfaltatura. Per cui siamo perfettamente coerenti con le citate prescrizioni e posso assicurare che in ogni caso interverremo al più presto. Quanto alle spese di cui parla il consigliere, non è vero che non ci sono. E dunque il Comune le avrebbe pagate diversamente.

E passiamo alle bollette. E’ vero che sono aumentate, ma per un semplicissimo motivo: Castellabate per vent’anni non ha mai fatto correttamente pagare l’acqua. Non dimentichiamoci, infatti, che parliamo di un bene primario in via di esaurimento. Per cui va correttamente utilizzato e soltanto un pagamento equo   ne consente una gestione altrettanto equa. Vorrei poi chiarire che gli investimenti per la ristrutturazione della rete idrica spettano all’ente proprietario di reti ed infrastrutture e non al soggetto gestore, a cui competono esclusivamente gli interventi di manutenzione ordinaria, ovvero le riparazioni. E vorrei altresì ribadire, spero per l’ultima volta che, quanto alle tariffe, le stesse sono predisposte secondo le prescrizioni Arera (l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambienti) ed applicate previa approvazione della medesima dopo un primo step autorizzativo compiuto dall’Autorità d’Ambito. Coprono i costi di gestione sotto un’ottica regolatoria e gli investimenti di cui al punto precedente. Non sono le tariffe applicate da Consac a dover stupire, ma il mancato adeguamento delle stesse, dagli anni ’90, da parte del gestore precedente.   

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