Associazione Scuole aperte Campania: “Riapertura sia rispettata dai sindaci”

"No a discriminazioni tra studenti, penalizzati da ripetute ordinanze di chiusura delle scuole emanata dai presidenti di regione e dai sindaci"

Di Redazione Infocilento

L’Associazione “Scuole aperte Campania” e il Coordinamento “La scuola che vogliamo- Scuole diffuse in Puglia” hanno inviato una lettera congiunta al Ministro della Pubblica Istruzione Patrizio Bianchi, al Presidente dell’Anci Nazionale Antonio Decaro e ai Prefetti di tutti i capoluoghi di provincia delle due Regioni affinché vigilino sui vari sindaci che, proprio in queste ore, iniziano ad emanare ordinanze di chiusura delle scuole a macchia di leopardo nei due territori.

Questo nonostante il Governo abbia sancito nel DL, a partire dal 7 aprile prossimo, la ripresa dell’attività scolastica in presenza in maniera eguale ed uniforme su tutto il territorio nazionale, fino al primo anno della scuola secondaria di primo grado anche in zona rossa, restringendo il potere di deroga in materia di Regioni e Sindaci a ben definite ed estreme condizioni.

“Tutto ciò proprio al fine di evitare quanto già verificatosi nei mesi scorsi, vale a dire che alcuni studenti italiani, in particolare campani e pugliesi, venissero discriminati e penalizzati da ripetute ordinanze di chiusura delle scuole emanate dai Presidenti regionali e dai Sindaci di alcuni comuni, ordinanze spesso rivelatesi illegittime, come peraltro più volte stabilito proprio dai Tribunali amministrativi di Puglia e Campania”, fanno sapere dalle associazioni. La deroga attualmente è infatti consentita solo in casi di eccezionale e straordinaria necessità, dovuta alla presenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus SARS-CoV-2 o di sue varianti nella popolazione scolastica. “Cosa che risulta essere alquanto improbabile dopo oltre 4 settimane di chiusura delle scuole per la Campania e 3 per la Puglia, a seguito della loro collocazione in zona rossa”, secondo le associazioni.

Queste ultime “intendono pertanto segnalare alle autorità competenti l’ennesima anomalia che si sta verificando in queste regioni, già duramente penalizzate nei mesi scorsi, e chiedono di vigilare affinché il principio dell’uniformità delle norme nazionali, invocato dal Governo stesso, sia finalmente applicato senza alcuna distinzione”.

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