La campagna vaccinale, salvo spiacevoli inconvenienti, sta riavvicinando i cittadini alle strutture sanitarie. Ospedali e rispettivi medici spesso sono finiti sul banco degli imputati: talvolta per questioni puramente sanitarie legate a problemi e disservizi; altre per il trattamento subito dai pazienti. I social sono stati quindi lo “sfogatoio” dell’insofferenza degli utenti. Proprio i social, però, sono ultimamente divenuti la vetrina per elogiare il personale sanitario e per evidenziare il trattamento ricevuto durante questa fase emergenziale.
Era già successo nei giorni scorsi per il “San Luca” di Vallo della Lucania e si ripete con il Civile di Agropoli. In tanti stanno segnalando il trattamento ricevuto, anche alla nostra redazione. Dopo qualche disagio iniziale chi si è recato ad Agropoli ha descritto una situazione che rasenta la perfezione.
“Sono arrivato in ospedale con alcuni minuti di anticipo. Ho trovato la Protezione civile che mi ha accompagnato in sala d’attesa e poi da lì al punto di vaccinazione. Tutto è stato perfetto”. Così un over 70 ha descritto la sua esperienza. Gli fa eco un’altra paziente: “ottima organizzazione – esordisce – il personale sanitario è stato eccezionale. Mi hanno addirittura ringraziato per aver partecipato alla campagna vaccinale che nonostante tanti no vax che palesano la loro ignoranza ci porterà fuori dalla pandemia“.
“Dopo le ultime notizie su Astrazeneca ho chiesto informazioni ai medici. Mi hanno rassicurato e mi sono vaccinato senza problemi. Ho avuto solo un lieve malessere come accade con tutti i vaccini ma sto benissimo e sono contento di essermi sottoposto alla vaccinazione”. Questa un’altra testimonianza di un paziente.
Ovviamente non sono mancati anche i disagi: il alcune giornate c’è chi tempi di attesa eccessive. Problemi anche per I pazienti fragili, alcuni dei quali costretti a rinviare l’appuntamento poiché il siero loro destinato era terminato.
L’ospedale di Agropoli, comunque, in questa fase di emergenza sta confermando il suo ruolo importante che ne fa un punto di riferimento sul territorio. L’auspicio è che anche in futuro il presidio possa restare in funzione.