AstraZeneca potrebbe tornare ad essere somministrato nei paesi europei che, a mero scopo precauzionale, lo hanno sospeso. L’Ema oggi terrà una conferenza stampa per dare il proprio parere sul siero della casa anglo-svedese. Le indagini avrebbero confermato la sicurezza del vaccino che in effetti ad oggi è stato sospeso in soli 16 paesi (Italia inclusa) mentre sta dando ottimi risultati altrove, a cominciare dalla Gran Bretagna che lentamente sta superando la pandemia.
L’Oms ha ribadito che “il numero di eventi gravi verificatisi a seguito di vaccini contro il Covid-19 è stato estremamente basso rispetto ai milioni di inoculati. E’ importante che le campagne di immunizzazione continuino”.
Il problema resta quello di una comunicazione inopportuna e scadente che ha portato molti a diffidare del vaccino .
“Attendiamo con fiducia, quello che si può anticipare forse è che l’Ema può vedere se c’è qualche popolazione a rischio che può prendere il vaccino con un po’ più di cautela. Abbiamo bisogno dei vaccini, cerchiamo di essere ottimisti”. Questo il commento del professor Giorgio Palù, presidente dell’Aifa.
“Nel Regno Unito hanno vaccinato 13 milioni con AstraZeneca e 15 milioni con Pfizer: gli eventi trombotici sono stati molto pochi e nessun caso mortale era legato alla vaccinazione. E’ stato un eccesso di precauzione? Forse sì, ma la precauzione è sempre utile se accompagnata ad una chiara informazione”, aggiunge.
Gli eventi segnalati con AstraZeneca hanno coinvolto “individui abbastanza giovani, stanno vedendo se nei soggetti c’era qualche difetto, vale a dire la tendenza a sviluppare trombi. Se avevano una predisposizione genetica, se avevano assunto eparina, se avevano assunto estrogeni, che agiscono sulla protrombina e sul meccanismo di coagulazione”.