Nasce in Cilento la Colomba artigianale alla canapa

Una nuova storia di collaborazione tra artigiani e agricoltori locali

Di Comunicato Stampa

Dopo il grande successo del panettone artigianale alla canapa lanciato lo scorso dicembre, il progetto Mediterranea Social Food è felice di annunciare la lievitazione di una nuova produzione gastronomica, frutto della terra, delle mani e delle menti del Cilento.

Un intreccio di esperienze e competenze basato su relazioni di fiducia e amicizia, che si aggiunge alle numerose testimonianze significative della cooperazione tra produttori e artigiani locali. La colomba artigianale alla canapa non rappresenta, infatti, la sola unione di diverse eccellenze agricole e alimentari della zona – la canapa sociale e naturale di Mediterranea Social Canapa e Magarìe – Magie dalla natura, le farine di grani cilentani del Monte Frumentario – Terra di Resilienza e la storica arte panificatoria del Panificio Zicca; ma un vero e proprio connubio di saperi e sapori, specchio del territorio e delle straordinarie operosità che lo compongono.

Potete gustarla giusto in tempo per le vacanze pasquali inviando un messaggio WhatsApp al numero 3890078763 per consegne in zona (Sapri, Torraca, Vibonati, Policastro, San Giovanni a Piro, senza alcun costo di spedizione) o visitando il sito www.mediterraneacanapa.it per ordini online. Mediterranea Social Food è un progetto di agricoltura sociale e solidale che, in Cilento, insieme a Magarìe – Magie dalla Natura, mette al centro delle proprie istanze il cibo sano, accessibile e di qualità come strumento capace di innescare relazioni economiche e sociali tra produttori e consumatori locali, e generare in questo modo fiducia e sostenibilità.

Mediterranea Social Food è il progetto-satellite di Mediterranea Social Canapa: la rete di produttori che dal 2018, nel Golfo di Policastro, ha reintrodotto la coltura tradizionale della canapa e si occupa di agricoltura multifunzionale e sviluppo territoriale, impiegando giovani disoccupati in aree a rischio spopolamento e reinvestendo una parte del proprio utile nel sostegno di iniziative solidali, culturali ed ecologiche realizzate nell’area di produzione.

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