Agropoli: la Città piange Antonio Ruocco, detto “Tigre”

Era un personaggio simbolo della marineria agropolese

Di Annalisa Siano

Un triste risveglio per la città di Agropoli,che piange la dolorosa perdita di Antonio Ruocco, detto il “Tigre”, personalità di spicco del popolo agropolese, ampiamente riconosciuta come un pilastro del porto di Agropoli. Famiglia di pescatori quella dei Ruocco, lui gestore di un pontile e di un chioschetto, nell’area portuale. La sua simpatia, il suo amore per il mare e la sua passione per la pesca, erano note a tutti, tanto che i cittadini adoravano ascoltare i suoi racconti, le storielle e le leggende sulle acque di Agropoli e del Cilento e chiedergli spesso consigli sul clima e sui venti, perché da buon intenditore e pescatore, negli anni aveva imparato bene a riconoscere l’andamento climatico.

Una vita spesa per il mare e trascorsa su quel chioschetto e su quel pontile, che lo avevano reso un simbolo della marina, quasi un’istituzione per gli agropolesi, che per darsi un appuntamento, utilizzavano l’esclamazione “ci vediamo dal Tigre”, come punto di riferimento.

Lascia un vuoto che ben si percepisce anche dai tanti messaggi di cordoglio lasciati sui social, tra i tanti quello del primo cittadino di Agropoli, Adamo Coppola:

“Ci ha lasciati Antonio Ruocco, che tutti conoscevano come il “tigre”. Una vita spesa per il mare e per la sua grande passione, la pesca, che era poi diventata anche il suo lavoro. Il porto era la sua seconda casa. Con la sua scomparsa, Agropoli perde un suo figlio, che l’ha amata davvero tanto. Ai suoi affetti più cari va il mio abbraccio di vicinanza. Ciao tigre!”.

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