Uffici Zea in tutte le aree protette d’Italia: proposta del Cilento

Uffici Zea, a lanciare la proposta è il presidente della Comunità del Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni Salvatore Iannuzzi

Di Redazione Infocilento

VALLO DELLA LUCANIA. “Uffici Zea in tutte le aree protette d’Italia per aiutare gli operatori del territorio”. E’ la proposta di Salvatore Iannuzzi, presidente della Comunità del Parco del Cilento, Diano e Alburni. Iannuzzi è il principale promotore della legge sulle Zone Economiche Ambientali. “Grazie all’ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa – spiega il presidente della Comunità del Parco – lo scorso anno siamo riusciti ad ottenere l’istituzione delle Zea. Una importante novità legislativa che rende giustizia alle popolazioni locali e che prevede misure di defiscalizzazione capaci di compensare i costi eccessivi che le aree protette pagano in termini di vincoli e restrizioni”.

E la settimana scorsa, il ministero dell’Ambiente, ha messo a disposizione, attraverso un bando pubblicato sul sito dell’Ente, i primi quaranta milioni per chi lavora nelle Zone economiche ambientali. I beneficiari dei contributi sono le micro e piccole imprese, le attività di guida escursionistica ambientale, le guide dei parchi che hanno una sede operativa all’interno di una Zea o che operano in un’area marina protetta e che hanno sofferto una riduzione del fatturato.

“Siamo orgogliosi di essere stati i promotori di tutto questo – commenta Iannuzzi – ma adesso bisogna aiutare i cittadini ad accedere queste risorse”. Come? “Con l’istituzione di uffici dedicati alle Zea in tutte le aree protette. Occorre accompagnare, sostenere e promuovere l’acquisizione, dove possibile, dei requisiti previsti per le micro e piccole imprese e per le attività di guida escursionistica ambientale. Credo che gli Enti Parco – continua Iannuzzi – debbano, revisionando i propri organici, diffondere con dipendenti specificamente formati, le opportunità offerte dalle ZEA e censire, reclutare e consigliare gli operatori del territorio”.

“Immagino uffici dislocati nelle diverse realtà territoriali – spiega Iannuzzi – capaci di certificare le micro e piccole imprese che svolgono attività economiche eco-compatibili nell’area del Parco. Tutto ciò diventa indispensabile per non rendere vana la fruizione dei finanziamenti delle Zea e i macroscopici sforzi profusi dalla Comunità del Parco Nazionale per giungere a tanto”. La prima idea di Zona Economica Ambientale nacque nel 2018, nel Cilento, durante una visita dell’allora ministro Sergio Costa a Valle dell’Angelo. E a portargli l’idea fu proprio il sindaco Salvatore Iannuzzi. Costa, un anno dopo, volle inserire la proposta di Iannuzzi all’interno della bozza del decreto legge n. 111 “per il contrasto dei cambiamenti climatici e la promozione dell’economia verde”, cosiddetto “Decreto clima”, approdato in Consiglio dei Ministri il 19 settembre 2019.

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