Totem della pace di Rutino diventa caso internazionale

L'abbattimento del totem della pace diventa un caso internazionale. Infuria la polemica per la scelta di abbattere l'opera d'arte

Di Arturo Calabrese

«Nessuno tocchi il Totem della Pace di Rutino». Si può riassumere così il pensiero della Fondazione Mediterraneo sulla vicenda della struttura che sorge nel centro cilentano. Il sindaco del borgo cilentano Giuseppe Rotolo, in accordo col parroco, ha deciso di ricollocare altrove l’opera perché il luogo dove attualmente sorge, l’area antistante alla chiesa di San Michele Arcangelo, sarà utilizzata per la costruzione di un oratorio.

Gli interventi di delocalizzazione dell’opera rientrano in un ben più ampio progetto che riguarda la ristrutturazione dell’edificio sacro. Questo da tempo abbisognava di lavori di messa in sicurezza.

Totem della pace, le polemiche

Quanto sta accadendo a Rutino ha sollevato un polverone con una parte della popolazione pronta a scendere sul piede di guerra. Al loro fianco, è scesa in battaglia anche la Fondazione di cui sopra, promotrice della Rete dei Totem della Pace e autrice di una missiva indirizzata al sindaco.

Nella stessa si chiede l’immediata sospensione «dello scempio perpetrato all’opera monumentale Totem della Pace – scrive il presidente della Fondazione Michele Capassodella quale è stata arbitrariamente iniziata un’assurda opera di demolizione per decisione del Comune di Rutino».

Secondo Capasso, l’avvio dell’intervento, oltre ad essere arbitrario ed illegittimo, è in contrasto «con gli accordi intercorsi tra la Fondazione e l’ente allora amministrato da Michele Voria – continua la piccata comunicazione – e con la volontà dei cittadini rutinesi».

Dal Marocco “sdegno e disdoro”

Sulla questione, è intervenuto anche il Comitato Internazione dei Totem della Pace del Mondo, riunitosi nella sede di Rabat in Marocco. «Esprimiamo sdegno e disdoro per quanto accade – scrive il presidente Abdelhak Azzozuzi ratifichiamo la diffida inviata dal presidente della Fondazione Mediterraneo e confermiamo l’avvio di un iter giudiziario per il riconoscimento dei gravi danni che tale assurda azione perpetra nei confronti di tutti i soggetti promotori, in violazione degli accordi intercorsi e delle normative e leggi esistenti, sia a livello nazionale che internazionale».

Il Comitato prende una posizione molto netta nei confronti della decisione di ricostruire l’opera altrove. «In caso di demolizione del Totem, il Comune di Rutino sarà radiato dalla rete “Città della Pace nel mondo” e sarà impedita per sempre la realizzazione dell’opera “Totem della Pace”», fanno sapere

Dal canto suo, il sindaco Rotolo porta avanti e difende l’idea. «Il Totem sarà spostato in un altro luogo maggiormente visibile e di maggiore impatto simbolico. – spiega – Inoltre ho proposto alla famiglia del mio predecessore scomparso, che volle fortemente l’opera nel 2010, di intitolargli il nuovo spazio e di dedicargli il futuro Totem, a perenne memoria del suo operato».

«Ho chiesto alla Fondazione di lavorare insieme per la ricostruzione dell’opera, seguendo i dettami e i crismi da loro voluti, e per l’individuazione di un nuovo sito, offrendo la totale e massima collaborazione. Con la speranza che si mettano da parte le polemiche. Il Totem – conclude – è un simbolo di pace e come tale sarà sempre rispettato».

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