Eccellenza Campania: segnale di ripartenza da 28 club

Ore calde in merito alla ripartenza del massimo campionato regionale. Tanti i club dell'Eccellenza Campania pronti a tornare in campo.

Di Christian Vitale

Dopo il recente Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti a parlare è stato, nelle ultime ore, il presidente del Comitato Regionale Carmine Zigarelli. Questi i passaggi essenziale rilasciati dallo stesso numero uno in merito al nuovo start del campionato d’Eccellenza Campania.

Eccellenza Campania: 28 squadre hanno dato il loro ok


Abbiamo portato le istanze che hanno chiesto le società con voglia di ripartire, proporremo un format più snello, aspettiamo che la FIGC accolga questo nostro format per poter portare a termine il campionato e dare le due vincenti che andranno in Serie D. Da un’indagine fatta di persona, al momento ci sono 28 società sicure e sei in dubbio quindi abbiamo dalle 28 alle 34 società che vogliono riprendere a giocare. È un dato veramente significativo pensando che il totale delle squadre è 42, quindi abbiamo solo otto società che al momento hanno detto che si fermano e non vogliono ritornare a giocare“.

Il numero uno della FIGC Campania sui protocolli

La sicurezza è essenziale e seguiremo il protocollo della Serie D e Divisione calcio a 5. C’è una convenzione con la Federlab ma ognuno è libero di effettuare il test dove preferisce. L’importante è che rispettino i parametri del protocollo. Tornare in campo è anche una responsabilità sociale verso la comunità. Devo ringraziare i presidenti che vogliono ripartire perché fanno tanti sacrifici e danno una spinta importante per il ritorno in campo il prima possibile. E poi sarà l’occasione anche per rodare il sistema in vista della prossima stagione. Dispiace, invece, per la chiusura dei campionati dalla Promozione a scendere, settore giovanile compreso. Continuo a sostenere che questa Pandemia ha creato disagi a tutti e nel nostro campo i più penalizzati sono i giovani. Il blocco delle annualità e tanti argomenti da discutere nei prossimi Consigli Direttivi per andare a tutelare i ragazzi”.

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