RUTINO. Ad undici anni dalla sua installazione il totem della pace di Rutino viene abbattuto. Una decisione che ha suscitato polemiche per tutta la giornata di ieri, fino a quando il sindaco Giuseppe Rotolo non ha chiarito la situazione. Prima di spiegare la vicenda facciamo un passo indietro.
Il totem della pace di Rutino
Era il 2010 quando nello spazio adiacente la chiesa madre di Rutino veniva posizionato un totem della pace realizzato dallo scultore Mario Molinari. Una struttura in cemento di 16 metri, la prima al mondo di tali dimensioni.
All’evento erano presenti gli amministratori comunali, il presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso ed altri sindaci del territorio.
Artefice e promotore di un simbolo di pace da posizionare a Rutino fu proprio l’allora primo cittadino Michele Voria che ottenne il contributo di gran parte del paese.
L’abbattimento
A distanza di undici anni da allora, però, sono iniziati i lavori di abbattimento dell’opera d’arte nell’ambito dei lavori di sistemazione della Chiesa di San Michele.
Immediate le polemiche dei cittadini che sentivano il monumento come un simbolo della comunità e un ricordo del compianto sindaco Voria.
Le critiche si sono diffuse velocemente in paese fino a quanto, in serata, sul totem della pace non è arrivato il chiarimento del primo cittadino Giuseppe Rotolo.
Le parole del sindaco Giuseppe Rotolo
«Oggi sono iniziati i lavori di restauro della chiesa di San Michele Arcangelo, incardinati all’interno di un progetto più ampio interesseranno anche altri palazzi e la piazza Vittorio Veneto», ha spiegato il primo cittadino. «Il progetto prevede tra l’altro, anche lo spostamento in altro luogo del paese del Totem della pace, eretto per sostenere un messaggio che tutti condividiamo» ha aggiunto Rotolo che ha poi chiarito che il totem per la pace sarà spostato e dedicato all’ex sindaco Michele Voria.
Dove sarà posizionato non è ancora chiaro. Di certo, trattandosi di un blocco di cemento non è stato possibile rimuoverlo e riposizionarlo ma sarà necessario realizzarlo ex novo.