All’ospedale di Agropoli non la visitano: “ha i sintomi del covid”

La donna costretta a recarsi con forti dolori all'ospedale di Vallo dove, dopo il tampone è stata visitata e ha potuto tornare a casa

Di Redazione Infocilento

AGROPOLI. «Incredibile quanto accadutomi ieri al pronto soccorso di Agropoli». Inizia così il racconto di M.P., una giovane cilentana che ieri, in preda a forti dolori al basso ventre, ha pensato di recarsi al pronto soccorso dell’ospedale civile di Agropoli per un controllo. «Immediatamente mi hanno misurato la febbre», dice. 37.8° la temperatura rilevata. Un dato contestato dalla donna che ha raccontato di aver già effettuato la misurazione a casa senza riscontrare anomalie.

Inutili le contestazioni. La temperatura elevata, stando al racconto della donna, è stata collegata al covid, così come il dolore alla pancia. «Non c’è stato nulla da fare mi ha intimato di uscire e di recarmi al covid center con le mie gambe, ho iniziato a tremare, sono uscita piangendo, fuori c’era mio marito che attendeva notizie. Disperati siamo stati avvicinati da un autista del 118 che ci ha chiesto cosa fosse successo, gliel’ho spiegato, lui cercando di calmarmi ci indicava la strada per il covid center. Abbiamo citofonato e per tutta risposta, ci hanno detto che dovevamo allontanarci da là, perché era un percorso sporco».

«Mio marito a quel punto, voleva telefonare al 118, per chiedere cosa fare, alla fine abbiamo deciso di lasciar perdere e di recarci al Pronto Soccorso di Vallo della Lucania con la nostra macchina, anche perché i dolori erano molto forti», racconta la donna che finalmente al “San Luca” ha potuto essere visitata.

«Siamo stati subito accolti, la temperatura era normalissima, hanno effettuo il tampone e dopo un quarto d’ora mi hanno dato l’esito (negativo). Ho tirato un respiro di sollievo, mi hanno visitata, era un un problema ginecologico, in meno di un ora sono stata dimessa, ero felice, anche se ancora dolorante. Era finito un calvario», racconta.

E conclude: «Io sono nata e cresciuta ad Agropoli e mi piacerebbe avere un ospedale che funzioni nella mia città».

Condividi questo articolo
Exit mobile version