Alta velocità: Calabria a sostegno della linea per il Vallo, ecco perché

Ecco le tesi dell'Associazione Ferrovie della Calabria

Di Redazione Infocilento

“La variante Sapri – Ogliastro, del costo di ben 3,7 miliardi di euro per ridurre di non più di 15 minuti i tempi di percorrenza tra Reggio Calabria e Salerno attraverso una galleria lunga almeno doppio rispetto a quella pianificata da RFI tra il lagonegrese e Praja, faceva parte di una programmazione risalente al 2016 che non teneva conto dell’importante obiettivo che oggi finalmente si sta raggiugendo, che è la graduale realizzazione di una nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità tra Salerno e Reggio Calabria al fine di completare l’intera dorsale AV italiana che ha origine a Torino e termina oggi a Salerno.
Se pensiamo che la nuova Salerno – Praja, del costo di 9,8 miliardi, consentirà di risparmiare quasi un’ora nei tempi di percorrenza tra Reggio Calabria e Roma, decongestionare l’attuale Ferrovia Tirrenica Meridionale storica, ridando anche un futuro in chiave di TPL alla ferrovia Sicignano – Lagonegro (ed a tal proposito sosteniamo pienamente l’attività del Comitato per la Riattivazione della Ferrovia Sicignano – Lagonegro con il quale quotidianamente ci confrontiamo), è evidente come sia assurdo riproporre un’opera costosissima nel Cilento, praticamente quasi tutta in galleria (immaginiamo già quali tematiche di impatto ambientale verrebbero immediatamente sollevate), per recuperare…un quarto d’ora!”.
Così Roberto Galati dell’Associazione Ferrovie in Calabria che si schiera formalmente per la realizzazione della tratta alta velocità che transiterebbe senza fermate nel Vallo di Diano.

Le critiche alla tratta cilentana sono molteplici: “realizzando questa opera (che avrebbe avuto senso solo senza una vera linea ad Alta Velocità pianificata), si crea un danno al territorio del Cilento, che comunque sia non avrebbe alcun beneficio, se non addirittura criticità ambientali, e si crea un danno a Basilicata e Calabria che ovviamente verrebbero private della possibilità di ottenere una linea ad Alta Velocità degna di questo nome. Non solo: diventerebbe sicuramente meno automatico il ripristino della ferrovia Sicignano – Lagonegro, la quale si integrerebbe perfettamente con il nuovo tracciato ad Alta Velocità attraverso la realizzazione di una fermata di interscambio AV a servizio del Vallo di Diano. Peraltro, si tratta anche di giusta distribuzione delle infrastrutture ferroviarie sul territorio, considerando che il Cilento è comunque servito dalla Ferrovia Tirrenica Meridionale, una delle linee ferroviarie non AV comunque più performanti, veloci e ad alta capacità di traffico in Italia”.

Dalla Calabria arrivano anche critiche per l’atteggiamento di (alcuni) esponenti politici cilentani che “supera ogni paradosso: è un po’ come se in Calabria, Tropea, ai tempi della realizzazione della Direttissima Eccellente – Rosarno via Mileto, avesse messo i bastoni tra le ruote alla realizzazione di questa opera, chiedendo qualche variante al tracciato storico e spacciandola per .nuova linea ferroviaria. Oppure, volendo tornare in Campania, è come se i comuni posti lungo la Salerno – Napoli via Torre Annunziata, si fossero opposti alla realizzazione della Linea a Monte del Vesuvio, ovvero l’ultima appendice AV al Sud Italia”.

“In ogni caso, sarebbe comunque non corretto ignorare le preoccupazioni del territorio del Cilento, relativamente ad uno spostamento dei grandi flussi di traffico AV dall’attuale Ferrovia Tirrenica Meridionale – concludono dall’Associazione calabrese – A tal proposito, ribadiamo ancora una volta che il tracciato storico passante per Sapri ovviamente non verrebbe dismesso, ma continuerebbe comunque ad essere servito da un trasporto Regionale che potrebbe anzi essere fortemente potenziato, ma anche la stessa offerta InterCity / InterCity Notte non subirebbe variazioni, senza dimenticare che le Frecce potrebbero senza alcun problema continuare a circolare sul tracciato a servizio del Cilento, specie nei periodi estivi o in generale di alta affluenza turistica. Lo stesso gruppo FS Italiane, per chi è in grado di interpretare correttamente il pensiero della Società, nelle ultime ore ha confermato che il futuro delle Frecce sarà sempre più legato al turismo ed alla capillarità, ma anche alla realizzazione dell’Alta Velocità al Sud Italia”.

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