Una media di due vittime all’anno e due incidenti al mese: è questo il bilancio negativo della Cilentana. L’ultima tragedia, in mero ordine cronologico, si è consumata nella notte tra sabato e domenica, quando Enza Sica, infermiera 64enne di Vallo della Lucania, è deceduta in seguito all’impatto tra la sua auto e un autobus di linea all’altezza dello svincolo di Vallo Scalo.
Il fatto riaccende i riflettori sulla Cilentana, un’arteria stradale di fondamentale importanza strategica sul territorio che molto spesso si è tinta di rosso.
Cilentana pericolosa? Il pensiero dell’Aifvs
Vittime di ogni età morte sull’asfalto alle quali non si riesce a dare giustizia. «Bisogna fare qualcosa per cambiare rotta». Si può riassumente in queste parole, cariche di rabbia e di tristezza, il pensiero di Teresa Astone, responsabile per la provincia di Salerno dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada.
«È una strage senza fine quella che si consuma sulle strade della nostra provincia – dice – nell’anno segnato dalla pandemia, dalle quarantene, dalle restrizioni, in un periodo che avrebbe dovuto portare ad una riduzione dei numeri di morti sulle strade, la tendenza non sembra andare in quella direzione. Nel raggio di pochi chilometri e in pochi giorni, sono state ben tre le vittime della strada».
Troppe vittime sulle strade del Cilento
Oltre alla 64enne, infatti, si conta la morte di un anziano di 95 anni investito in pieno centro ad Omignano e quella del piccolo Emanuele che di anni ne aveva appena 5. Tra le cause c’è sicuramente una situazione del manto stradale pressoché disastrosa, ma c’è della l’altro: «Velocità, distrazione, smartphone ed altri apparecchi – continua la responsabile Astone – rimangono i principali motivi degli incidenti. Il nostro appello è semplice – aggiunge – chiediamo ai sindaci e alle amministrazioni tutte di fare ognuno la propria parte. Non possiamo sempre chiudere gli occhi e far finta di nulla come non possiamo continuare a chiamarli incidenti. I Comuni, la Provincia, la Regione facciano il proprio dovere per mettere fine a questa strage annunciata. La vita va rispettata e protetta sempre anche con un corretto e prudente comportamento. Occorre combattere distrazione e superficialità – conclude – si può e si deve fare di più con il contributo e l’impegno fattivo di tutti».
Il pensiero del sindaco di Omignano
Dello stesso avviso è il sindaco di Omignano Raffaele Mondelli, da sempre in prima linea per una maggiore sicurezza sulle strade: «Ho più volte scritto alla Provincia di Salerno – spiega – ma la situazione non è cambiata e la cronaca parla chiaro. Per quanto riguarda la Cilentana, come comune ci siamo attivati per installare autovelox o altri deterrenti alla velocità, ma dall’ente gestore abbiamo avuto sempre risposte negative».