Si è svolta ieri mattina la prima sessione, con due classi collegate in remoto, de “Il Lago che non c’era”, l’attività didattica proposta dall’Oasi Fiume Alento per permettere ai bambini di partecipare alla visita della diga anche in questo periodo in cui, purtroppo, le tanto attese “gite” scolastiche sono inibite.
Il luogo (l’Oasi) e l’approccio al racconto di Fly Mee Too, il partner individuato per la realizzazione tecnica, interagiscono fino a produrre una passeggiata virtuale di edutainment che ha un alto livello di interazione tra i partecipanti, garantito da suggestioni ad hoc e momenti di scambio dedicati.
Grazie alla tecnologia resa disponibile da Google Street View si può esplorare a 360° la diga, inclusi gli affascinanti cunicoli sotterranei, che contribuiscono a rendere la diga Alento un luogo davvero unico.
Ma un luogo è anche una storia. L’Oasi del Fiume Alento e Fly Mee Too ne hanno una bellissima da ricostruire e raccontare. Un gabbiano, una bambina e un Leonardo da Vinci travestito da ingegnere degli anni ’90 introducono i bambini in un percorso in cui si mescolano natura, cultura e scienza. Ma non è tutto. A completare la storia c’è la guida ambientale dell’Oasi, che interagisce con i bambini e anche con i personaggi prima citati.
Questo format permette ai bambini di viaggiare nel tempo (passato e presente) e nello spazio (alto, basso) alla ricerca di quel filo e di quella prospettiva che unisce natura, scienza e cultura.
E’ disponibile anche la versione “Alento: magia e segreti di una diga” studiata per i ragazzi più grandi, della scuola secondaria di primo e secondo grado
Si tratta di viaggi virtuali che permettono, però, ai partecipanti di “immergersi” completamente nella realtà…dell’Oasi Fiume Alento!