SAPRI. Messa in sicurezza di Santa Croce, l’iter potrebbe prendere presto il via. Il sindaco di Sapri, Antonio Gentile, ha infatti mantenuto la promessa fatta nei giorni scorsi, dopo un sopralluogo nella Chiesa, di avviare dei tavoli tecnici per stabilire le modalità per intervenire con opere di recupero della struttura. Così in settimana si è tenuto un primo incontro alla presenza, oltre che del primo cittadino e dei tecnici comunali, anche dei rappresentanti della Diocesi di Teggiano – Policastro e della Soprintendenza.
Santa Croce: un complesso chiuso da oltre due anni
Il complesso di Santa Croce da tempo richiede interventi di messa in sicurezza per garantirne la fruibilità.
Era l’agosto del 2018 quando don Enzo Morabito lanciò l’allarme per la Chiesa, attraverso una nota indirizzata al Comune di Sapri e alla Diocesi di Teggiano – Policastro. Poco dopo, la presenza di lacerazioni, crepe e crolli di intonaco imposero la chiusura dell’edificio sacro, un simbolo della città di Sapri.
L’appello dei cittadini
I cittadini nelle scorse settimane sollecitarono l’amministrazione ad intervenire e da quell’appello conseguì prima il sopralluogo e poi l’incontro in municipio dello scorso 18 febbraio.
I progetti di recupero
Il problema principale che interessa Santa Croce è quello di individuare le risorse per poter intervenire. Comune e Soprintendenza, infatti, avevano già da tempo presentato un progetto per il recupero del complesso che comprende non solo la Chiesa ma anche l’edificio adiacente sul tavolo del Mibact. Adesso, però, non è più possibile aspettare, sono necessarie opere in tempi brevi, quantomeno per garantire una manutenzione straordinaria dell’edificio per salvaguardarne la stabilità ed evitare ulteriori pericoli.
Tutti gli enti convocati hanno manifestato disponibilità a fare la loro parte. Nelle prossime settimane si terranno nuovi incontri. Intanto la Soprintendenza farà un elenco delle priorità su cui intervenire, dalle fondamenta alle mura. Diverse le criticità riscontrate.