“A inizio febbraio abbiamo cominciato lo screening in rete con l’Istituto Superiore di Sanità per la variante inglese. Avevamo una incidenza del 7%, ora dal report di ieri il dato è del 20%”. Lo afferma Luigi Atripaldi, direttore del dipartimento di biochimica clinica e microbiologia dell’Ospedale dei Colli di Napoli, che comprende il Monaldi e il Cotugno. Dichiarazioni riportate dall’Ansa che preoccupano considerato l’aumento esponenziale in sole due settimane.
“Siamo in una rete nazionale – spiega Atripaldi – e abbiamo la possibilità di sequenziare tutto il genoma del virus, per così individuare la variante inglese e anche altre possibili varianti che sono anche più pericolose”.
Poi conclude: “E’ chiaro che il dato di crescita è molto forte e quindi il contenimento è davvero necessario”.