Grazie a una rete di aziende e di privati che hanno sostenuto il Parco archeologico, il sito di Paestum, in provincia di Salerno, è stato negli ultimi anni tra le realtà più dinamiche dell’Italia meridionale in materia di donazioni e “Artbonus”.
Ora, l’adesione di un’azienda irpina che ha allargato così il cerchio dei mecenati che contribuiscono alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio archeologico magno-greco. L’elargizione liberale di 5mila Euro da parte della Project Power srl, con sede ad Avellino, è particolare per un ulteriore motivo: è la prima indirizzata esplicitamente anche a Velia, il sito UNESCO che l’anno scorso è stato unito all’autonomia di Paestum, sotto la guida del direttore Gabriel Zuchtriegel.
La legge Artbonus, introdotta nel 2014, consente ad aziende e cittadini di beneficiare di sgravi fiscali, sostenendo progetti nel settore dei beni culturali.
“Il mecenatismo culturale è sempre esistito – commenta Alfonso Andria, già Presidente della Provincia di Salerno e membro del Consiglio di Amministrazione del Parco – ma l’introduzione dell’Artbonus, una delle grandi innovazioni della Riforma Franceschini, rappresenta uno strumento assai originale in rapporto alle modalità di applicazione. All’inizio della mia appassionante esperienza nel Consiglio di Amministrazione del Parco Archeologico di Paestum ebbi l’idea di promuovere, in sede Assindustria Salerno e grazie alla disponibilità dell’allora Presidente Mauro Maccauro, un incontro con l’Imprenditoria del Salernitano con il neo nominato direttore Zuchtriegel. Gli esiti furono molto positivi e gli apporti che ne conseguirono produssero risultati soddisfacenti! Dopo l’aggregazione di Elea-Velia all’autonomia amministrativa e gestionale di Paestum, i passi avanti già compiuti e sotto gli occhi di tutti inducono a rilanciare quello stesso messaggio e, anzi, ad ampliare lo spettro dell’ipotetica platea! Il Parco Archeologico di Velia ha straordinarie potenzialità, talune inespresse anche a causa della marginalizzazione geografica. Di contro Elea è la culla del pensiero e della cultura occidentali e dunque merita adeguate attenzioni oltre che da parte pubblica anche dal privato, a partire dalle progettualità già messe in campo dal direttore. Il gesto di un’azienda irpina apre uno scenario interessante: la cultura abbatte gli steccati campanilistici, la sensibilità e l’intelligenza, in questo caso degli imprenditori, fanno il resto! Un bell’esempio, che mi auguro venga emulato.”
In contemporanea, altre novità si stanno delineando per il sito velino.
“A marzo partiranno nuove indagini archeologiche volte a una maggiore conoscenza, tutela e valorizzazione dell’area dell’acropoli di Velia – aggiunge il direttore – Speriamo di poter coinvolgere sempre di più il territorio nelle nostre attività, non solo in veste di sostenitore. Il Cilento è una terra ricca di cultura e tradizioni per cui puntiamo a rinforzare le sinergie con il Parco Nazionale e la rete tra altri luoghi della cultura, borghi storici, associazioni e cittadini.”