Capaccio, comitato per l’ambiente incontra le istituzioni: ecco le richieste

Appello ad un maggiore controllo del territorio per prevenire l'inquinamento

Di Emilio Malandrino

CAPACCIO PAESTUM. Il Comitato “Non inquino la mia terra” è stato ricevuto da rappresentanti dell’Amministrazione comunale ai quali sono state illustrate una serie di problematiche riscontrate sul territorio. L’appuntamento non ha del tutto soddisfatto il comitato

“Sebbene l’Amministrazione abbia dimostrato impegno nel contrastare i gravi fenomeni di sversamenti con atti amministrativi e azioni concrete, inoltre avendo appreso che, grazie al dott. Masiello, dirigente responsabile del dipartimento di prevenzione U.O.S.D. Veterinaria, è stato emanato nell’ambito territoriale del distretto sanitario n.69, di cui facciamo parte, un provvedimento che tende a regolare il settore zootecnico, il comutato ha comunque affermato con forza la necessità di dare un segnale forte, procedere con sempre più fitti accertamenti e nel caso di evidenti e gravi illeciti procedere senza indugio al deferimento alle autorità giudiziarie.
Il Comitato e l’Amministrazione si sono trovati d’accordo sul fatto che oggi l’ente è il seria difficoltà ne monitorare un territorio così ampio soprattutto con pochi mezzi a disposizione, il Comitato ha suggerito l’introduzione di nuove tecnologie e risorse umane per coadiuvare l’azione dell’Ente”.

È stata chiesta l’istituzione di una consulta ambientale al fine di supportare il Consiglio Comunale nella definizione di piani programmatici ambientali e pianificazione territoriale; di rendere finalmente attuabile l’articolo del RUEC in cui si da la possibilità alle aziende zootecniche di adeguare i propri paddock con aumento delle superfici coperte, oppure obbligare le stesse ad allinearsi alle sopraggiunge esigenze ambientali. E ancora una valutazione di incidenza  per avere contezza (ad oggi sono censiti circa 25.000 capi bufalini) di quanti allevamenti, caseifici, aziende agricole ed impianti a biomasse insistono sul nostro territorio, anche alla luce del piano triennale delle opere pubbliche per verificare il loro impatto ambientale.

Il Comitato, infine, ha fatto dono all’Amministrazione di un dossier ambientale in cui è stato redatto un protocollo analitico da effettuarsi prossimamente sulle matrici acqua e sedimenti marini, allo scopo di descrivere in modo oggettivo le caratteristiche chimiche, microbiologiche ed ecotossicologica.

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