Cilento fuori da linea alta velocità, Valiante: chi ha beneficiato del consenso dia conto di quanto accaduto

L'ex parlamentare PD lavorò per l'Alta Velocità nel Cilento, ma oggi il territorio rischia di perdere l'importante servizio

Di Ernesto Rocco

Era parlamentare Simone Valiante quando, nel 2016, il progetto per l’alta velocità nel Cilento trovò attuazione. Da alora, ogni estate, i treni Frecciarossa hanno fatto tappa sul territorio, con fermate in varie stazioni. Ma in quel contesto si iniziò a ragionare anche di nuovi percorsi per l’alta velocità, per garantire i collegamenti con la Calabria. Il tracciato sarebbe dovuto passare per il comprensorio cilentano che avrebbe finalmente beneficiato di un importante servizio capace di garantire collegamenti veloci con le grandi città italiane.

Oggi, a distanza di 5 anni da allora, tutto sembra essere cambiato. Il nuovo progetto per i collegamenti veloci verso il Meridione di fatto taglia fuori il Cilento, così come si apprende dal nuovo piano presentato da RFI.

Simone Valiante ricorda quella fase in cui si è combattuto per garantire l’alta velocità e mostra rammarico per quanto sta accadendo oggi.

“Nel 2016 quando di fatto parti’ il progetto dell’alta velocità nel Cilento mi recai dall’allora Ad di Ferrovie dello Stato per capire come tale progetto potesse misurare una compatibilità con l’attuale rete ferroviaria in uno sviluppo potenziale futuro. Per quanto concerne la tratta Battipaglia – Reggio Calabria, nell’attraversamento Cilentano, affrontammo il nodo della variante Ogliastro/Sapri, addirittura con i tempi di  realizzazione ed i costi, frutto di studi di fattibilità e spese preventivate e gli interventi da realizzare a margine dell’area franosa di Pisciotta. Si discusse di costi ma nessuno ipotizzava modifiche progettuali e soprattutto tutti sapevano che in Commissione Ambiente alla Camera avrebbero trovato me e Tino Iannuzzi”, ricorda l’ex parlamentare.

“Nel 2018, quando termino’ la scorsa legislatura, nessuna ipotesi progettuale alternativa era stata presentata. Che cosa è successo dopo? Chi ha cambiato le carte in tavola alle spalle dei Cilentani?”, queste le domande che si pone Valiante che non risparmia critiche: “Tutto è discutibile, anche le difficoltà operative, ma alla luce del sole e non in maniera clandestina, dopo aver chiesto consensi ai Cilentani ed essere stati beneficiati. Nella mia vita politica avrò fatto tanti errori ma ho sempre reso conto del mio operato, nel bene e nel male”.

Infine dall’ex parlamentare PD un monito ai rappresentanti politici del terrirorio: “Credo che qualcuno che anche tre mesi fa nel Cilento è stato beneficiato del consenso elettorale, debba rendere pubblicamente conto di quello che è accaduto”.

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